"Un film come The Grudge può insegnare molte cose a Hollywood, soprattutto che il cinema horror non è fatto solo di storie raccontate intorno al fuoco in cui c'è sempre una donna con seni enormi che scappa nella direzione sbagliata". A parlare è Sarah Michelle Gellar, protagonista dell'horror prodotto da Sam Raimi, diventato un caso negli Stati Uniti, con un incasso di oltre 100 milioni di dollari, e presentato in anteprima al Torino Film Festival. L'attrice - nota soprattutto nel ruolo di ammazza-vampiri nella serie tv Buffy - fa ora tappa nella Capitale per presentare alla stampa romana il film, che uscirà in Italia il 5 gennaio distribuito dalla 01. Remake dell'omonimo horror giapponese diretto da Takashi Shimizu, regista anche dell'originale, The Grudge racconta la storia di una giovane assistente sociale che dagli Stati Uniti si reca a Tokyo per un corso di aggiornamento. Viene assunta per badare a un'anziana signora ammalata, ma con orrore scopre che la casa è infestata dai fantasmi e che già diverse persone sono morte a causa loro. "A differenza che negli Stati Uniti, in Giappone gli horror sono considerati film artistici - continua la Gellar - si basano su delle credenze religiose e comunicano molto di quella che e' la loro cultura". The Grudge è il primo remake di un film giapponese pensato espressamente per un pubblico Usa ma diretto dallo stesso regista dell'originale ed è anche il primo a portare nel Sol Levante degli attori americani. "E' stata un'esperienza indimenticabile - racconta l'attrice -. C'è una grande differenza tra il modo di lavorare dei giapponesi e quello degli americani: nel loro cinema è il regista che comanda e decide tutto, in Usa non è raro che si confrontino con il cast. Per Shimizu è stato uno shock dover lavorare con degli attori che sentivano sempre il bisogno di dire la loro, ma alla fine è riuscito a mantenere l'equilibrio e a farci integrare con i nostri colleghi orientali". Quanto al rischio di rimanere intrappolata nel ruolo dell'eroina di film horror, "non me ne preoccupo - assicura - e poi sono quasi sempre questi film a regalare a noi donne i ruoli più interessanti". I prossimi saranno Southland Tales dello stesso regista di Donnie Darko e la commedia romantica diretta da Asif Kapadia. Un sequel di The Grudge? "So che si sta già lavorando al progetto ma a me non hanno detto nulla".