(Cinematografo.it/Adnkronos) - Ristabilire un dialogo tra l'arte e la Chiesa. Questo l'obiettivo dell'incontro del Santo Padre con gli artisti, nel decennale della Lettera di Giovanni Paolo II agli artisti e nel 45° anniversario dell'incontro con Paolo VI. All'iniziativa, in programma il 21 novembre nella Cappella Sistina, parteciperanno oltre 260 artisti dei cinquecento invitati, rappresentativi di tutte le arti: "Non appartengono solo al mondo cattolico - ha spiega Monsignor Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio dlla Cultura e della Pontificia Commissione per i Beni culturali della Chiesa - si tratta infatti di un orizzonte più esteso possibile, prescindendo dal loro credo o appartenenze nazionali, etniche o politiche". "Coloro che sono stati invitati - ha aggiunto Ravasi - non lo sono stati per diventare coloro che riceveranno delle committenze per arredare chiese o entrare nel circuito dell'arte funzionalizzata al culto. Non è per ora questo il risultato che intendiamo raggiungere. Vogliamo invece trovare quella sonorità di fondo che esiste tra arte e fede, che oggi si è spezzata. Si è consumato un divorzio, la Chiesa si è accontentata del ricalco dei tempi passati senza interrogarsi su uno stile che potrebbe essere l'espressione del nostro tempo. D'altra parte l'arte ha tentato sperimentazioni, provocazioni, ha dato le dimissioni nei confronti della sua sorgiva aspirazione di rappresentare l'infinito. L'arte è estetica - ha concluso - ma ha sempre avuto anche una funzione etica".
Gli artisti invitati, provenienti dai diversi continenti, rappresentano le diverse categorie di cui si compone il mondo delle arti: pittura, scultura, architettura, letteratura e poesia, musica e canto, cinema, teatro, danza e fotografia. Prima dell'incontro con il Santo Padre, gli artisti visiteranno la Collezione di Arte Moderna e contemporanea dei Musei Vaticani, realizzata per volere di Paolo VI. Tra i tanti invitati molti non hanno potuto partecipare a causa di impegni precedentemente intrapresi. Tra questi il maestro Muti, che per quella data ha un concerto a Filadelfia, e Daniel Barenboim impegnato nelle prove generali al Teatro alla Scala.
Moltissimi i nomi conosciuti, da Mimmo Paladino ad Arnaldo Pomodoro e Paolo Portoghesi per la sezione architettura. Tra quelli invitati per la Letteratura e poesia Edoardo Albinati, Alberto Bevilacqua, Maurizio Cucchi, Alain Elkann, Margaret Mazzantini, Susanna Tamaro. Tra i rappresentanti del cinema, teatro danza e fotografia Pupi Avati, Lino Banfi, Sergio castellitto, Vincenzo Cerami, Carla Fracci, Ugo Gregoretti, Monica Guerritore, Mario Monicelli, Nanni Moretti, Laura Morante e molti altri ancora. Tra quelli rappresentativi della musica Claudio Baglioni, Andrea Bocelli, Riccardo Cocciante, I Pooh, Antonello Venditti, Ennio Morricone. Un elenco infinito di professionisti di ogni settore artistico, ma non sono tutti. "E' solo una rappresentazione del mondo dell'arte", ha sottolineato monsignor Pasquale Iacobone, incaricato del dipartimento Arte e Fede del Pontificio Consiglio della Cultura. Questo, come ha spiegato monsignor Ravasi, "e' solo un seme, un germe. Da questo, infatti, vorremmo iniziare tutta una serie di eventi. Realizzare qualcosa che recuperi il rapporto con l'arte, soprattutto con quella contemporanea".
L'evento sarà seguito in diretta da centro televisivo Vaticano e, probabilmente anche da Sat 2000 e dalla Rai. Alla fine dell'incontro gli artisti riceveranno da monsignor Ravasi una medaglia appositamente coniata per l'evento.