“In un’epoca in cui la finanza e le nuove tecnologie sembrano scalzare il fattore umano dal centro dell’economia, la nostra convinzione è che esistano uomini e donne capaci di fare la differenza. Sono le mani e i cervelli delle imprese italiane e le loro storie meritano di essere raccontate attraverso il linguaggio del cinema”.

Con queste parole, il regista Giacomo Gatti presenta il suo docufilm Il fattore umano, lo spirito del lavoro. L’incontro si svolge nella Sala Tropicana 1 dell’Hotel Excelsior, al Lido di Venezia. Modera mons. Davide Milani, presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo.

Il documentario è prodotto da Inaz, una delle più importanti realtà italiane nella produzione software ed erogazione servizi per l’amministrazione e la gestione delle risorse umane, che da molti anni promuove iniziative sulla cultura d’impresa e la responsabilità sociale.  Linda Gilli, presidente e amministratore delegato della società, spiega che: “In occasione del settantesimo anniversario dalla fondazione di Inaz, ci siamo ritrovati a fare il punto sulla nostra esperienza imprenditoriale. Tutti questi anni trascorsi al fianco di aziende italiane esemplari, piccole e grandi, di diversi settori, ci hanno spinto a raccontare la centralità dell’essere umano nel mondo del lavoro attraverso un film”.

Il fattore umano, lo spirito del lavoro è un documentario sull’Italia delle imprese di eccellenza. Gatti, collaboratore di Ermanno Olmi, racconta un mondo ricco e variegato, fatto di uomini e donne con i loro sogni e il loro mestiere. Si passa dalle montagne del Trentino, con le loro viti, ai pastifici di Gragnano, all’alta tecnologia di una fabbrica umbra.

E’ la storia di quindici eccellenze italiane, aziende diversissime per storia, settore e territorio, ma con una stessa visione: quella che promuove lo sviluppo, cultura, creatività, nel rispetto dell’ambiente, della società, e soprattutto dell’uomo.

Interviene Luigi Bobba, sottosegretario di Stato del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: “Il fattore umano, lo spirito del lavoro nasce da un’idea importante. C’è la necessità di raccontare il mondo dell’impresa, come realtà positiva che ha buoni rapporti con le istituzioni. È un motore sociale, non solo economico”.

Marco Vitale, economista d’impresa, ci racconta la sua esperienza: “Il cinema dovrebbe narrare cosa succede dentro alle aziende, perché sono il fiore all’occhiello e la speranza dell’Italia”.