Un oggi distopico. Un domani prossimo. Un periodo storico à la Black Mirror per intenderci, quello in cui il regista esordiente Alessio Lauria (già apprezzato per il divertente cortometraggio Sotto casa) e la co-sceneggiatrice Manuela Pinetti hanno deciso di calare i protagonisti di Monitor, film prodotto dalla Tea Time Film con Rai Cinema, domani 17 ottobre in anteprima ad Alice nella Città/Panorama durante la Festa di Roma (al cinema Avorio del Pigneto) e, dal 19 ottobre, distribuito sulla piattaforma web Rai Cinema Channel.

In un presente parallelo al nostro, l’ambizione non è più vivere e lavorare nelle metropoli, bensì riuscire ad essere assunti nelle grandi aziende sorte al di fuori di esse, micro città dotate di ogni comfort. Anche in una di queste, la AMX, è nata una nuova figura professionale, il "Monitor", che ha il compito di ascoltare sfoghi, dubbi e insicurezze degli altri lavoratori. Ogni giorno i dipendenti entrano nelle Sale di Ascolto solamente per essere ascoltati da una persona che non possono vedere e da cui non possono essere visti. Paolo (Michele Alhaique) è il miglior Monitor del suo reparto e, quando si sparge la voce che un dipendente ha tentato il suicidio, teme per la sua promozione. Nel frattempo, pensa di aver individuato in Elisa (Valeria Bilello) il dipendente che potrebbe aver tentato il folle gesto... E da quel momento le sue certezze cominciano a vacillare: forse l’azienda non è così perfetta come la si vuole far credere?

Valeria Bilello in una scena di Monitor

Sviluppato all’interno della Bottega Creativa di Experimenta grazie alla borsa di sviluppo messa a disposizione dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, Monitor è stato realizzato anche grazie all’aiuto e all’entusiastico impegno di un gruppo di studenti dello IED che hanno contribuito, con la loro creatività, a buona parte della post produzione del film, interpretato anche da Claudio Gioè, Riccardo De Filippis e Davide Grillo.

"Insieme a Manuela (Pinetti, ndr) abbiamo cercato di capire come far coesistere i due aspetti che bisognava rispettare per partecipare al Premio Solinas Experimenta, ovvero i criteri del low budget e sfruttare al meglio le nuove tecnologie. E ci è venuta in mente allora una sorta di coesione, quella tra un certo tipo di azienda molto riconoscibile, che cerca in tutti i modi di motivare i lavoratori al raggiungimento dell'obiettivo, e gli ormai classici confessionali che abbiamo imparato a conoscere grazie ai reality show: è venuta fuori questa sala di ascolto, questa stanzetta dove i dipendenti si sfogano con qualcuno che non vedono". Un qualcuno che, filtrato appunto da un Monitor, ascolta senza sapere chi sta ascoltando.

Il regista Alessio Lauria - Foto Pietro Coccia

"E' vero, ci siamo lasciati influenzare dalla serie Black Mirror, ma mi vengono in mente anche film come Le vite degli altri e il più recente Another Earth, che pur trattando un argomento differente è però concepito con le stesse atmosfere minimal", dice ancora il regista, che in merito alle modalità distributive di Monitor aggiunge: "Sì, può sembrare paradossale che un film incentrato sulla solitudine, che separa le persone attraverso un Monitor, sia destinato ad essere visto in una stanza, da soli, magari proprio su un monitor... Ma è un paradosso consapevole, lo sapevamo già quando abbiamo scritto il soggetto".