“Non so quale sia la miglior difesa contro il bullismo. Dipende dalla situazione. Penso che socialmente si può combattere manifestando, mentre privatamente girando le spalle e andando via”. A parlare è Jim Loach, figlio del grande regista inglese Ken Loach, che ha presentato alla Festa del Cinema di Roma il film da lui diretto Measure of a man. 

In concorso nella sezione Alice nella città questo film racconta una storia di bullismo e vede protagonista un quattordicenne americano che si chiama Bobby Marks (Blake Cooper), un ragazzo insicuro, sovrappeso e vittima di bullismo. Nel corso di una vacanza estiva con la famiglia a Rumson Lake negli Stati Uniti riuscirà però a fortificarsi lavorando come giardiniere tuttofare nella villa di un uomo piuttosto burbero, interpretato dal grande attore canadese Donald Sutherland. 

E’ la seconda volta al Festival di Roma per Jim Loach: “E’ fantastico per me essere di nuovo qui. Un vero privilegio. Nel 2010 presentai Oranges and Sunshine che era un film più serio, ora invece volevo fare un film più leggero. Mi sono ispirato al romanzo semi autobiografico di Robert Lipsyte che si intitola One Fat Summer. Il libro è un piccolo racconto caratterizzato da tante descrizioni dell’interiorità del personaggio, quindi per certi versi è stato difficile rappresentarlo ”. 

Ma come è avere un padre come Ken Loach? E’ difficile vivere all’ombra dell’influenza paterna? “Tutti i padri sono uguali e influenzano i figli. Ovviamente ho parlato diverse volte con lui di regia e sento che spesso c’è pressione da parte della stampa su questa cosa. Non so dire quali siano le differenze di regia tra me e lui. E’ difficile fare un paragone. Sicuramente filmiamo soggetti differenti e i suoi film sono più politici dei miei”.

Ad interpretare il ragazzo ciccione è Blake Cooper, noto soprattutto per aver recitato nel film Maze-Runner-Il labirinto: “Ho fatto i provini a tantissime persone, ma ho scelto subito lui perché è onesto emotivamente e innocente. E’ una persona sincera e molto divertente. Il personaggio del film è leggermente diverso rispetto a quello del romanzo”. E poi: “Devo ammettere che durante i primi incontri all’inizio ero intimidito a dirigere un attore Premio Oscar come Donald Sutherland”.

Anche per Jim Loach la misura di un uomo è la sua capacità di navigare verso lidi sicuri mentre fuori imperversa la tempesta, proprio come dice il personaggio interpretato da Sutherland al giovane ragazzo.

Infine conclude: “Sono davvero contento di essere qui e di aver parlato anche con la giuria giovanile che ha fatto domande molto interessanti”.