Da tutto il mondo a Torino per parlare di estremismi religiosi, violenza domestica ma anche amore, seduzione e infanzia. Sono le registe che da domani interverranno all'ottava edizione del Festival Internazionale Cinema delle Donne. In programma fino al 15 ottobre, la manifestazione diretta da Clara Rivalta ospiterà una selezione di oltre 50 titoli della produzione femminile degli ultimi due anni. Tante le esordienti in cartellone, dalla pakistana Sabiha Sumar di Khamosh Pani, denuncia politica e religiosa dell'ortodossia Sikh, alla finlandese Mina Virtanen di Addiction e alla videoricerca sulla violenza in casa Auswege, firmata dalla bosniaca Nina Kusturica. Gli uomini si fanno largo con William Hurt e Marc Donato, protagonisti per Lea Pool dell'avventuroso The Blue Butterfly, mentre al secondo film è anche la svedese Lisa Ohlin, che dopo il successo di Aspettando il terrore, presenta l'impronunciabile Tillfalling fru sokes.  L'evento speciale di questa edizione è dedicato a Eleonora Giorgi, ospite del festival con la sua opera prima con Ornella Muti Uomini & donne, amori & bugie.
Dramma, surreale e commedia grottesca attraversano il concorso per cortometraggi, mentre a farla da padrone tra i documentari sono le tematiche politiche e sociali. Ancora dal Pakistan, Sharmeen Obdaid denuncia l'oppressione femminile sotto il regime dei mujaheddin con Reiventando i talebani?. Da numerosi paesi arrivano testimonianze sull'emarginazione degli omosessuali, mentre ben due pellicole affrontano il tema dei desaparecidos nelle diverse realtà dell'America Latina e del Ruanda. Completano il cartellone una tavola rotonda sul tema della violenza alle donne e ai bambini e la sezione "Percorsi al femminile". In quest'ambito saranno tra gli altri presentati l'italiano Visibles di Mary Nicotra e Donne per la dignità e a la vita, videotestimonianza di dieci anni di femminismo nella difficile realtà di El Salvador.