L'esordio alla regia di Diego “Zoro” Bianchi”, Arance & martello, fuori concorso e il documentario Dancing with Maria di Ivan Gergolet in concorso: sono due i film italiani alla 29. Settimana Internazionale della Critica (SIC), dedicata alle opere prime e in programma a Venezia dal 27 agosto al 6 settembre 2014.
La sfida, dice il delegato generale Francesco Di Pace, è stata quella di “confrontarci con l'anno passato, straordinario, ma siamo contenti della selezione fatta: i due film italiani, un doc e una commedia, fanno selezione a sé, perché gli altri sette titoli sono tutti drammi, con venature thriller e mèlo. E, per favore, non scrivete della Settimana che passa da Zoran (Il mio nipote scemo, NdR) a Zoro…”.
Dedicata ai critici scomparsi Claudio G. Fava e Sandro Zambetti, la selezione 2014 chiuderà (evento speciale) con Arance & martello, “un Fa' la cosa giusta ambientato a San Giovanni, con la chiusura di un mercato rionale e le ripercussioni sulla sede locale del PD”, mentre in competizione per il Premio del pubblico RaroVideo e, soprattutto, il Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” c'è per la prima volta un documentario, Dancing with Maria, diretto dal goriziano Ivan Gergolet e girato a Buenos Aires nello studio della 92enne danzatrice argentina Maria Fux: “Quattro anni di lavoro, non è un film biografico – precisa il regista – ma Maria è il sole attorno a cui girano altre storie”.
Se i bambini, la gravidanza e – dicono i selezionatori Luca Pellegrini e Anna Maria Pasetti – “l'attenzione al femminile” fanno da Leitmotiv, accanto al film d'apertura iraniano (evento speciale), Melbourne di Nima Javidi, con “echi di Asghar Farhadi”, troviamo: il cinese Binguan (Una bara da seppellire), noir di Xin Yukun; il vietnamita Flapping in the Middle of Nowhere di Nguyen Hoang Diep, “film shock tra sesso, ossessioni e transgender”; il serbo No One's Child di Vuk Rsumovic, con un ragazzo selvaggio nella Jugoslavia che fu “sulle orme di Truffaut”; il franco-belga Terre Battue, prodotto dai Dardenne, interpretato da Olivier Gourmet e Valeria Bruni Tedeschi, diretto da Stéphane Demoustier; il palestinese Villa Touma, esordio alla regia della sceneggiatrice de La sposa siriana Suha Arraf; il tedesco The Council of Birds di Timm Kroger, “stilisticamente maturo nonostante sia un saggio di diploma”.