Si rinnova l’appuntamento con il Festival Internazionale del Cinema di Frontiera di Marzamemi, giunto alla sedicesima edizione. Sette giorni di proiezioni, 4 schermi in contemporanea, 80 film tra lunghi, corti e documentari, 22 incontri con gli autori e 50 ospiti nazionali e internazionali. Questi i numeri dell’edizione ai nastri di partenza e che avrà come madrina l’attrice Miriam Leone. La manifestazione, in programma nel borgo marinaro dal 25 al 31 luglio, presenta un cinema indipendente, interculturale, attento ai temi delle frontiere - geografiche, artistiche e culturali - e al confronto tra i popoli e le culture. Con l’obiettivo di promuovere la cultura cinematografica e audiovisiva nella parte Sud-orientale della Sicilia, scegliendo come luogo Marzamemi, incantevole borgo di pescatori divenuto, negli ultimi decenni, ambita location cinematografica e televisiva. Ma il Festival punta anche a incentivare un turismo di qualità, coltivando spettatori provenienti da ogni angolo della Sicilia - e non solo - che ogni anno scelgono il periodo delle vacanze in coincidenza con i giorni in cui si svolge il festival.

La manifestazione è stata presentata questa mattina, nella sala rettangolare del Coro di notte, nel monastero dei Benedettini a Catania, da Nello Correale, ideatore e direttore artistico del Festival internazionale del Cinema di Frontiera di Marzamemi che ha puntato l’attenzione sul grande spazio che quest'anno il Festival Internazionale del Cinema di Frontiera di Marzamemi dedicherà al cinema dell'America Latina, volgendo lo sguardo a un Paese – Cuba - e a un regista cileno - Patricio Guzman - autore, tra gli altri, della pellicola “La memoria dell'acqua” Orso d’Argento per la migliore sceneggiatura al Festival di Berlino 2015. “Sicilia e Cuba sono due isole continentali – ha detto Correale - terre di frontiere geografiche e storiche che si confronteranno, tramite il cinema, al Festival di Marzamemi dove presenteremo un focus sul cinema cubano: 10 film (lunghi e corti), provenienti anche dalla Scuola di cinema di San Antonio de Los Baños fondata, tra gli altri, dallo scrittore Gabriel Garcia Marquez. Prevista anche una panoramica, Sicilia-Sicilie, di altri 10 film: corti, lunghi, e documentari siciliani o che evocano la Sicilia accompagnati dagli autori. Per la prima volta avremo una rassegna di film siciliani non solo  documentari ma anche di finzione.

Preziosa quest'anno la collaborazione con la Fondazione Ente dello Spettacolo , Centro Televisivo Vaticano  e Sky 3D di cui presentiamo un evento speciale, San Pietro e le Basiliche Papali di Roma.

Come da tradizione, ampio spazio ai film in concorso: lunghi e corti. Per la sezione dei lungometraggi, in programma sullo schermo principale di piazza Regina Margherita, aprirà il concorso Sonita di Rokhsareh Ghaem Maghami, seguito da: La sposa bambina di Khadija Al Salami; Tra la Terra e il cielo di Neeraj Ghaywan; The Eichmann Show di Paul Andrew Williams; Appena apro gli occhi di Lejla Bouzid; e Fiore di Claudio Giovannesi. I film saranno giudicati da una giuria presieduta da: Ivan Giroud, direttore del Festival Internacional del Nuevo Cine Latino Americano (Cuba) e composta da: Silvana Grasso, scrittrice; Antonio Urrata, direttore Ente Fondazione dello Spettacolo; Donatella Finocchiaro, attrice;  Elit  Iscan, attrice del film Mustang candidato nella cinquina degli Oscar 2016 (Turchia).

Alla sezione Concorto, in programma sullo schermo del cortile di Villadorata, parteciperanno una selezione di 20 cortometraggi, a cura di Andrea Di Falco – Filmoteca Laboratorio 452. Si tratta di: Ahlem di Alessandra Pescetta; Haircut di Virginia Mori; Waiting for Harry di Antonio Benedetto; Encounter di Fabrizio Rinaldi; Non senza di me di Brando De Sica; La slitta di Emanuela Ponzano; Domani smetto di Monica Dugo; Il migliore del mondo di Giovanni Dinatale; Juliet di Marc-Henri Boulier; Mia di Michele Leonardi;  ¿cómo te gusta? di Fernando G. Pliego; Dove l’acqua con altra acqua si confonde di Gianluca Mangiasciutti e Massimo Loi; Kukushka di Dina Velikovskaya; Stanza 8 di Mattia Riccio; Stella amore di Cristina Puccinelli; Sofia B dormait mal di Lèa Triboulet; Rabie Chetwy di Mohamed Kamel; Oripeaux di Sonia Gerbeaud e Mathias De Panafieu; La macchina americana di Alessandro Spada; Con te e senza di te di Lucia Sardo.

Completa il programma la sezione Chiacchiere sotto il fico, in programma nel cortile di Villadorata, ovvero gli incontri con gli autori - registi, attori, scrittori, per fare qualche esempio - a cura di Nello Correale e Sebastiano Gesù.

Ricco il parterre degli ospiti: Egidio Eronico, regista; Claudia Gerini, attrice; Claudio Giovannesi, regista; Miriam Leone, attrice; Achille Occhetto, scrittore; Alessandro Piva, regista; Galatea Ranzi, attrice; Davide Riondino, attore e regista; Lucia Sardo, attrice; Andrea Stucoviz, produttore; Egidio Termine, regista.

Alla presentazione hanno partecipato il direttore del dipartimento di Scienze umanistiche dell’università di Catania, Giancarlo Magnano di San Lio. «Per noi – ha dichiarato Magnano San Lio  - è un motivo di prestigio presentare qui un'iniziativa ormai collaudata».

Per l’amministrazione comunale di Pachino, sempre più partner del Festival, c’erano il sindaco Roberto Bruno e l’assessore alla Cultura e al Turismo, Gisella Calì. «Una sfida – ha dichiarato Bruno - in ci siamo lanciati non appena sono diventato sindaco di Pachino. Il festival oggi ha una sua identità radicata e l'originalità e la bellezza del luogo con tutte le sue contraddizioni lo rendono ancora più bello. Assieme ai comuni di Avola, Noto e Siracusa abbiamo promosso il festival per il mondo».

«Quest'anno – ha detto Gisella Calì - abbiamo promosso il festival del cinema di Marzamemi nelle 7 fiere internazionali del turismo più prestigiose e, dunque ci aspettiamo una presenza numerosa di turisti stranieri che nel borgo marinaro saranno accolti, nei 7 giorni della manifestazione, da tanti appuntamenti artistici e culturali».