E' Il curioso caso di Benjamin Button di David Fincher la vera sorpresa delle nomination. Che il melò con Brad Pitt e Cate Blanchett fosse tra i candidati agli Oscar era prevedibile, ma in maniera così decisa non se l'aspettava nessuno: 13 nomination, una in meno rispetto al record di 14 detenuto da Eva contro Eva (1950) e Titanic (1997). Con 13 candidature, viceversa, Benjamin Button eguaglia Via col vento (1939), Da qui all'eternità (1953), Mary Poppins (1964), Chi ha paura di Virginia Woolf? (1966), Forrest Gump (1994), Shakespeare in Love (1998), Il Signore degli Anelli: La Compagnia dell'Anello (2001) e Chicago (2002). Candidature pesanti per il film di Fincher: miglior film, regia, attore protagonista (Brad Pitt), sceneggiatura non originale, attrice non protagonista (Taraji P. Henson), montaggio, fotografia, scenografia, costumi, make-up, musica originale, effetti visivi, missaggio sonoro. In pole-position anche l'atteso The Millionaire con 10 candidature (non manca le principali, film e regia, ma ne ottiene due nella stessa categoria: miglior canzone originale), seguono con 8 a testa Milk di Gus Van Sant (anche qui, film e regia) e The Dark Knight con l'annunciata nomination a Heath Ledger, morto esattamente un anno fa: sarebbe il secondo attore nella storia a vincere una statuetta postuma dopo Peter Finch, che nel '77 la ottenne (ma da attore protagonista!) per Quinto potere.

6 candidature per l'animazione Pixar Wall.E, 5 per Frost/Nixon (incluse film e regia), Doubt (con la Streep nella cinquina delle protagoniste, Seymour Hoffman in quella degli attori non protagonisti, ed Amy Adams e Viola Davis entrambe in quella delle attrici non protagoniste) e The Reader (film, regia e Kate Winslet come migliore attrice). A bocca asciutta Gran Torino di Clint Eastwood, mentre il suo Changeling ottiene tre nomination: Angelina Jolie come migliore attrice protagonista, fotografia, scenografia.

Tra le sorprese, spicca quella di un vecchio maestro, Werner Herzog, candidato per la prima volta con il documentario Encounters at the End of the World. Italiani? Non pervenuti, dopo la doppietta dello scorso anno (gli scenografi Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, il compositore Dario Marianelli).  Infine una curiosità: è la quarta volta nella storia degli Oscar che le cinquine di film e regia coincidono. In precedenza era avvenuto nel 1965, nel 1982 e nel 2006.