“Questi risultati, così importanti, si raggiungono solo grazie ad una sinergia tra uno sforzo produttivo monumentale e la presenza di attori esemplari sul piano umano. E’ una situazione nella quale la libertà creativa si sposa con la disponibilità economica, creando le necessarie premesse per un lavoro di assoluto valore professionale”. Così Paolo Sorrentino ha esordito presentando alla stampa le prime due puntate di The Young Pope. Si tratta dell’esordio del Premio Oscar sul piccolo schermo con una produzione ad alto budget, serie tv in dieci puntate a partire dal 21 ottobre (SKY Atlantic ore 21.15).

L’impegno è d’intesa tra SKY, CANALPLUS, HBO diviso tra capitale italiano (20%), e straniero all’80% investito quasi interamente in Italia. Jude Law, protagonista nel ruolo di Lanny Belardo, l’americano che a soli 47 anni viene eletto papa come Pio XIII, rivela di aver avuto una reazione di panico alla prima lettura del copione: "Non riuscivo a capire chi doveva essere questo papa, come doveva muoversi e adattarsi al personaggio. La soluzione è arrivata quando ho deciso di affidarmi al mondo creato da Sorrentino, lì c’erano le premesse per creare una figura di uomo credibile, stabilendo regole di comportamento, di gesto, di parola. In particolare ho trovato difficoltà nella posizione delle mani, difficile da fissare, da posizionare”.

Silvio Orlando, che è il cardinale Voiello segretario di Stato e tifoso del Napoli, dice di essersi sentito come un’astronauta dopo una missione spaziale. “Sono certamente orgoglioso di aver fatto parte di questo gruppo di attori. Qui del resto si ricerca quella bellezza che non molti anni fa sembrava un po’ volgare, mentre ora si dà spazio senza paura ad estetismi e ricerca di stile alto, laddove prima eravamo abituati a camerette, spazi piccoli e angusti. Sono ancora frastornato dal lavoro. La dialettica tra produzione e autore ha funzionato molto bene”.

Cecile de France è Sofia Dubois, responsabile dell’immagine del marketing vaticano: “Mi sono dovuta impegnare molto ma sono orgogliosa di aver fatto parte di questo progetto. Ho cominciato con non poco nervosismo ma poi mi sono rilassata grazie al sostegno di Sorrentino e di Law”. Ludivine Sagnier è Ester, donna credente con il sogno di diventare madre: “Il mio personaggio è quello di una donna fortemente religiosa che dovrà mettere alla prova la fede soprattutto nelle puntate successive”. Ci sono anche Scott Shepherd (il card. Dussolier), Javier Camara (mons, Gutierrez), presenti anche gli altri attori italiani Ignazio Oliva e Toni Bertorelli.  Va ricordato che la serie è stata già venduta in oltre 110 paesi, mettendo insieme i contratti già siglati e quelli in fase di trattativa.