Grande attenzione degli autori cinematografici italiani verso il delicato tema dell’autismo e della sindrome di Asperger. E il 2018 vedrà sul grande schermo ben tre film che affrontano l’argomento: In viaggio con Adele di Alessandro Capitani, con Alessandro Haber e Sara Serraiocco; Quanto basta di Francesco Falaschi con Valeria Solarino, Vinicio Marchioni e Luigi Fedele e Vengo anch’io del duo comico Corrado Nuzzo e Maria Di Biase che oltre a firmarne la regia ne sono anche interpreti insieme a Gabriele Dentoni, Cristel Caccetta, Aldo Baglio, Ambra Angiolini, Vincenzo Salemme.

Il 16 e 17 dicembre gli autori ne parleranno alla V edizione di As Film Festival (AsFF), il primo festival cinematografico internazionale realizzato con la partecipazione attiva di persone che si riconoscono nella condizione autistica e sindrome di Asperger e che si terrà a Roma presso l’auditorium del MAXXI.

Saranno presenti: Alessandro Capitani (che nel 2015 con il corto Bellissima vinse AsFF e poi il David di Donatello) con Sara Serraiocco (che interpreta una ragazza con la sindrome di Asperger), Francesco Falaschi che ha voluto nel suo film anche molti ragazzi che lavorano all’ As Film Festival, Corrado Nuzzo e Maria Di Biase al loro debutto dietro la macchina da presa.

A cura dall'associazione Not Equal, in collaborazione con FONDAZIONE MAXXI e CONFRONTI, e con la direzione artistica di Giuseppe Cacace, AsFF è un progetto culturale unico nel suo genere, sia in Italia che all'estero: non un festival sull'autismo, ma un festival internazionale di cinema ed arti visive vero e proprio, fatto anche da persone autistiche. AsFF è un festival necessario, capace di promuovere il cinema di qualità e, allo stesso tempo, di permettere a chi lo organizza di sentirsi parte attiva della vita sociale e culturale del paese. Ecco perché, come recita il claim, AsFF è un festival uguale agli altri, però diverso.

DIVERSO PERCHÉ

Nel corso dell’anno i membri dello staff si incontrano, vedono film, discutono di cinema in un cineclub permanente autogestito, un contesto protetto, autism friendly, un in cui possono nascere amicizie ed affetti. Il festival è solo l’ultima fase del percorso. Il progetto li aiuta gradualmente a socializzare con coetanei nella condizione autistica, quindi ad entrare in contatto con persone neurotipiche, infine ad affrontare la collettività, fino a sentirsi parte attiva di essa.

AsFF intende contribure alla diffusione di una cultura dell’autismo mostrando la neurodiversità sotto una nuova luce, non semplicemente in quanto handicap o mancanza, ma come forza, come risorsa, come punto di vista diverso sulla realtà, secondo l’idea per cui “Il mondo ha bisogno di tutti i tipi di mente” (Temple Grandin).