Vittorio Cecchi Gori vince la causa contro la banca d'affari Merryl Lynch di Dublino. Al produttore italiano sono stati quindi restituiti i 160 milioni di euro sequestrati in precedenza in favore della stessa banca. La decisione è stata presa dalla IX sezione del Tribunale civile di Roma. "Giustizia è fatta - ha commentato lo stesso Cecchi Gori - il 2005 è cominciato sotto i migliori auspici. Sono convinto che questo sia l'anno del riscatto personale e professionale. Sono fiducioso che a breve vi saranno altri importanti riconoscimenti giudiziari". Secondo il produttore cinematografico infatti "ci sono oramai le basi per un riscatto completo e per uno sviluppo significativo delle nostre sedi a Londra e a New York per ricostruire la grande tradizione del Gruppo che ha sempre dato impulso internazionale al cinema italiano portandolo ai ben noti successi". Gli avvocati del produttore hanno chiarito che la vicenda riguardava "lo sfruttamento dei diritti cinematografici dell'importantissima libreria di pertinenza del Gruppo Cecchi Gori". In particolare, gli avvocati evidenziano come nel provvedimento in questione "il Tribunale abbia escluso ogni inadempimento della Cecchi Gori Finmavi atteso che la stessa ha contrapposto gravi inadempienze della Merril Lynch nello sfruttamento della precitata libreria". La vertenza tra Cecchi Gori e la banca d'affari non è ancora conclusa. Prosegue la causa che il produttore aveva a sua volta intentato contro la Merryl Lynch chiedendo 200 milioni di euro di risarcimento danni.