"Nella vita sono così: non riesco a dire di no. E' più facile che poi mi nasconda, scappo dalle situazioni, mi eclisso... Facendo questo film volevo vedere se magari cambiava qualcosa. Ma niente...". E' il giorno di Gianni Di Gregorio al Festival di Roma, dove questa sera presenterà in Gala il suo terzo film da regista (e protagonista), Buoni a nulla, che dal 23 ottobre sarà nelle sale distribuito da Bim.
Ancora una volta, il regista e sceneggiatore romano interpreta Gianni (come nei precedenti Buoni a nulla e Gianni e le donne) e, ancora una volta, pur raccontando una nuova storia, porta sullo schermo un'altra caratteristica che lo contraddistingue davvero: "Sono sempre stato uno che per quieto vivere tende ad accettare le decisioni degli altri, a subire scuotendo la testa, a non riuscire a dire di no", dice De Gregorio, che nel film deve accettare uno scomodo trasferimento lavorativo quando il miraggio della pensione sembrava ormai raggiunto. "Tutto è nato dalla domanda 'una persona mite potrà mai adattarsi ai canoni a cui siamo abituati oggi, che ti vogliono sempre risoluto e vincente?'. Credo sia necessario un po' di equilibrio, non dico essere furbi ad ogni costo ma magari imparare a dire ogni tanto qualche no", prosegue il regista, che stavolta insieme a sé sul set ha voluto Marco Marzocca, Valentina Lodovini, Anna Bonaiuto, Marco Messeri, Gianfelice Imparato, Daniela Giordano, Camilla Filippi e le amichevoli partecipazioni dei veterani Giovanna Cau e Ugo Gregoretti, più un cameo del produttore del film, Angelo Barbagallo: "Lavorare con Gianni non è facile come sembra, perché bisogna capire qual è il suo mondo e seguire il suo mood. Questo film ha senso perché mantiene vivo il sentimento profondo di Gianni", dice Barbagallo. "E produrre i miei film non è poi così difficoltoso, visto che costano sempre relativamente poco", spiega De Gregorio, che si dice "fortunato ad aver potuto lavorare con questo cast che ha garantito al film di mantenere forte la propria struttura".
"Gianni lo si ama perché è poesia e non finirò mai di ringraziarlo perché mi ha permesso di interpretare un personaggio come quello di Cinzia, una maschera inedita per me, una donna con la corazza di uno squalo e il cuore di un orsacchiotto"; parola di Valentina Lodovini, che al Festival di Roma è presente con altri due film (Tre tocchi di Marco Risi e I milionari di Alessandro Piva: "Mi sembra di vivere un incantesimo - continua l'attrice -. Il fatto di essere qui con tre film diversi credo sia un privilegio raro, soprattutto quest'anno che si è voluta dare questa forte centralità al pubblico". Il personaggio di Cinzia sfoggia tutte le sue (formose) doti per sfruttare le capacità del collega Marco, bonario e - proprio come Gianni - incapace a dire di no, interpretato da Marzocca: "Un personaggio dolce, buono con tutti e, proprio per questo, spronato dal nuovo arrivato, Gianni, anche in seguito alla sua volontà di provare a cambiare", dice l'attore, che su Di Gregorio aggiunge: "Gianni ci ha dato la possibilità di inventare, giocando con lui che però aveva bene in testa il film sin dall'inizio delle riprese".