Ogni anno, la cerimonia "Pierre Angénieux ExcelLens in Cinematography" accende i riflettori su un direttore della fotografia che ha segnato la storia del cinema mondiale. Dal 2013, quando il premio ha debuttato per la prima volta, sono stati premiati Philippe Rousselot, Vilmos Zsigmond, Roger A. Deakins, Peter Suschitzky e Christopher Doyle.

Quest'anno toccherà al fotografo americano, regista e direttore della fotografia Edward Lachman, durante una cerimonia prevista il prossimo 18 maggio nella Sala Buñuel del 71 ° Festival di Cannes.

Lachman, cavallo di razza delle produzioni indipendenti americane e distante dal gusto magniloquente dello showbiz hollywoodiano, ha alle spalle 45 anni di carriera e oltre 75 film e documentari. Ha lavorato con Werner Herzog, Jonathan Demme, Susan Seidelman, Dennis Hopper, Paul Schrader, Mira Nair, Andrew Niccol, Robert Altman, Todd Solondz e Larry Clark, con cui ha co-diretto Ken Park.

Ma è la collaborazione con Todd Haynes, di cui ha fotografato gli ultimi quattro lavori, a fruttare a Lachman la prima nomination agli Oscar e il premio annuale dell'American Society of Cinematographers (nel 2002 con Lontano dal paradiso).

Profondamente radicato nella cultura newyorkese ma vicino alla sensibilità del cinema autorale europeo, Lachmann è stato un imprescindibile traghettatore per i cineasti europei in trasferta negli Stati Uniti.