(Cinematografo.it/AdnKronos) - Le prime due puntate di Suburra nella sezione del Cinema in Giardino, il film sulla drammatica vicenda di Stefano Cucchi in preparazione e la "sorpresa" di essere chiamato nel ruolo di ’padrino’ alla Mostra del Cinema di Venezia, seguita da "una certa ansia e ora da tanta felicità".

Alessandro Borghi, uno degli attori più promettenti della nuova generazione, si racconta così a poche ore dall’inaugurazione della kermesse del Lido, di cui sarà cerimoniere: "Qualcuno mi ha chiamato madrino ma non piace, pure padrino evoca altre realtà non piacevoli e a togliermi dall’impaccio è stato Vincenzo Mollica che mi ha

ribattezzato cerimoniere", scherza.

 

Per la cerimonia inaugurale, domani 30 agosto in Sala Grande al Lido di Venezia, ha scritto un discorso "che durava sette giorni e quindi ho ridotto parecchio: in sostanza è una lettera d’amore al cinema, che è poi il motivo per cui sono immensamente felice di essere qui. Vorrei vedere tutti i film e spero di riuscirne a vedere davvero tanti", sottolinea.

E quando gli si chiede con quale dei registi che trova quest’anno a Venezia vorrebbe girare un film, risponde senza indugi: "Sicuramente Virzì e Paolo lo sa bene. Lo ammiro da sempre. Poi Alexander Payne (regista del film d’apertura Downsizing, ndr) di cui ho amato follemente Nebraska e senz’altro anche Clooney, che stimo molto come regista", dice.

"Già l’idea di pronunciare un discorso davanti ai mostri sacri che ci saranno domani in sala mi inorgoglisce e all’inizio mi metteva anche un po’ di paura. Così ho deciso di puntare sulla spontaneità.

Cercherò di essere il più sincero possibile", assicura.

Jeans maculato, scarpe sportive e t-shirt bianca con un grande insetto disegnato sul petto, Borghi promette sorprese per i suoi outfit: "Credo di aver trovato circa 40 cambi quando sono arrivato in albergo. E ne userò tanti. Devo dire che con Gucci (che veste l’attore da tempo, ndr) ci stiamo divertendo parecchio. Vedrete cose belle e a volte anche stravaganti".