(Cinematografo.it/Adnkronos) - L’evento che lo scorso 25 marzo ha coinvolto più di un milione di persone di 153 diversi Paesi, accorsi nel Parco di Monza per assistere alla Messa solenne di Papa Francesco, diventa un film, dal titolo L’ultima Popstar, ad opera dei tre registi milanesi Claudio Casazza, Carlo Prevosti, Stefano Zoja e prodotto da Insolito Cinema.

Il film sulla storica giornata che coinvolse migliaia di donne, uomini e bambini, sarà presentato in anteprima mondiale in concorso al 58° Festival dei Popoli di Firenze, domenica 15 ottobre alle ore 21 al Cinema Spazio Alfieri del capoluogo toscano, alla presenza degli autori.

Nel Parco di Monza i preparativi fervono fin dalle prime luci dell’alba. Il silenzio e i vuoti del parco si riempiono man mano e il film ne racconta ogni momento, dall’allestimento del palco, alle migliaia di volontari che si organizzano per accogliere i presenti. Ma soprattutto mostra il popolo del Papa, un milione di persone, soli o a gruppi, chi tatuato chi in sedia a rotelle, che si prepara alla lunga attesa nel sottofondo costante della musica emanata dai megafoni.

L’Ultima Popstar è la seconda collaborazione tra i tre registi che, insieme a Duccio Servi e Benedetta Argentieri, hanno già realizzato il documentario Capulcu - Voices From Gezi nel 2014, premiato tra l’altro al Thessaloniki Film Festival con l’Amnesty International Award. Fra i registi figura anche Claudio Casazza, già premiato al Festival dei Popoli nel 2016, reduce del successo dell’acclamato e dibattuto Un Altro Me.

"Nei giorni precedenti l’arrivo del Papa a Milano non si parlava d’altro, un milione di persone erano attese a Monza per vederlo celebrare la messa - spiegano gli autori - Ci siamo chiesti chi fossero queste persone". Dalla risposta emerge una cerimonia religiosa 2.0, un film fatto di volti, striscioni, canti, fotografie e attese estenuanti, ma soprattutto di migliaia di persone che, anche con molti sacrifici, hanno voluto prendere parte a questo avvenimento.

La musica pop diffusa dai megafoni e la grande partecipazione, ha dato ai registi milanesi una chiave per interpretare il film: "Una lunga attesa di un concerto, tra fan/fedeli che aspettano l’arrivo della Popstar".