Se la montagna non va a Maometto, Maometto va alla montagna. Deve essere questo il motto di Beppe Manno, catanese classe 1961, che da circa quattro anni porta in giro per la Sicilia la visione di cortometraggi e documentari per permettere la diffusione della cultura tramite il cinema d'autore e la promozione e la valorizzazione del territorio. "Bisogna contagiare i giovani, l'amore per il cinema e far riscoprire non solo la memoria del presente ma anche quella del passato, per mirare alla legalità, solidarietà e alla sana convivenza", dice Manno, che attinge spesso al Centro Sperimentale di Palermo per andare a scovare i corti e i doc prodotti da mostrare poi in giro per la regione, oltre ai vari Festival sparsi in Italia che li proiettano.

"I film d'autore, con le loro tematiche socio-culturali possono aiutare tantissimo a cambiare stile di vita e modi di pensare: solo cosi si superano le barriere ideologiche che creano muri invalicabili", sostiene ancora Manno, che spiega: "La chiusura delle sale cinematografiche, la difficoltà distributiva di un certo cinema d'autore realizzato da giovani cineasti, la forza comunicativa delle immagini in movimento, nonché il bisogno di crescita culturale del nostro Paese mi hanno spinto nel 2014 a dar vita ad un vero e proprio festival itinerante del cinema d'autore e documentari. Da allora la rassegna ha toccato oltre 60 tappe, in quasi tutta la Sicilia, proiettando documentari e cortometraggi, nelle scuole, nelle piazze e nei parchi-auditorium, nelle sale Comunali, coinvolgendo molte persone. Lo scopo, ambizioso, è quello di seminare negli studenti "la memoria del presente", per costruire un futuro d'impegno civile, solidale e legale. Non c'è nessuna forma d'arte forte come il cinema per colpire la coscienza, scuotere le emozioni e raggiungere le stanze segrete dell'anima. Si tratta di proporre un progetto cinematografico che rappresenti un'opportunità per diventare creativi e protagonisti, un luogo che coniuga sociale, cultura e formazione e utilizza la cultura e il cinema come strumento di crescita e di educazione alla legalità. L'idea di accostare il cinema anche alla scuola attraverso percorsi tematici e didattici nasce dalla volontà di rispondere a richieste di un numero sempre maggiore di docenti di utilizzare le possibilità offerte dal cinema ad integrazione del programma scolastico".