(Cinematografo.it/Adnkronos) - Brigitte Bardot dovrà pagare una multa di 5 mila euro in seguito a una condanna per incitamento all'odio razziale. Sotto accusa alcune dichiarazioni contenute nel suo libro Un grido nel silenzio. La sentenza è stata emessa dal tribunale di Parigi: la diva, musa del cinema francese negli anni della Nouvelle Vague, dovrà inoltre versare un euro a titolo di risarcimento simbolico alla Lega dei Diritti dell'Uomo e al Movimento contro il Razzismo e per l'Amicizia tra i Popoli che avevano sporto denuncia. L'attrice - che al momento della sentenza non era presente in aula - è già stata condannata in altre tre occasioni per vicende simili. Nel libro la Bardot, che precedentemente in una "lettera aperta alla mia Francia persa" aveva criticato il numero eccessivo di immigrati musulmani e di moschee in Francia, scrive, tra l'altro, di essere contro "l'islamizzazione" del suo Paese. "Quest'obbedienza obbligatoria e questa sottomissione mi disgutano - si legge -. Non abbiamo più il diritto di essere scandalizzati quando clandestini o mendicanti danno l'assalto alle nostre chiese per trasformarle in porcile umano, defecando dietro l'altare, diffondendo i loro odori nauseabondi sotto le volte sacre del coro". E ancora: "Non miro a nessuno in particolare ma do soltanto la mia visione di una società". Il procuratore della repubblica di Parigi aveva richiesto la condanna ritenendo il libro di B.B. "un grido di odio" e stigmatizzando il suo carattere violentemente antimusulmano.