Neanche un soldo per promuovere La Passione di Cristo agli Oscar. Questa l'ultima trovata di Mel Gibson, secondo quanto scrive il sito di Variety. Mentre a Hollywood la maggior parte delle major ha già avviato imponenti campagne pubblicitarie per attirare l'attenzione dell'Academy sui propri film, il regista e attore australiano si taglia fuori dalla competizione. Ai membri dell'associazione che voteranno per definire le nomination ha già inviato il dvd del film su Gesù e ha anche organizzato delle proiezioni specifiche, ma non farà niente di più. Il motivo lo spiega Bruce Davey, partner di Gisbon alla Icon che ha prodotto La Passione di Cristo: "I film devono essere giudicati per il loro valore non per quanto grande è stata la loro campagna pubblicitaria". Il film - che ha incassato oltre 610 milioni in tutto il mondo - potrebbe concorrere come miglior film benché sia stato interamente girato in aramaico, fatto che ha portato l'Associazione della stampa estera a Hollywood a relegarlo nella categoria miglior film in lingua straniera per un'eventuale nomination ai Golden Globes.