(Cinematografo.it/Adnkronos) - Lutto nel mondo del cinema francese. E’ morto, a 87 anni, l’attore parigino Jean Rochefort, era ricoverato in un ospedale della capitale francese dallo scorso agosto. Nato nel 1930, a 19 anni è entrato al Centre d’Art Dramatique de la rue Blanche e in seguito al Conservatoire national supèrieur d’art dramatique. E’ considerato uno dei volti più rappresentativi del cinema francese: ha lavorato in 150 film vincendo il César per Che la festa cominci...L’uomo del fiume e nel ’99 il premio alla carriera.

Dopo il servizio militare, nel 1953, Rochefort lavora con la Compagnie Grenier Hussenot come attore teatrale per diversi anni. Impegno che gli permette di mettersi in luce mostrando la sua

versatilità nell’interpretare sia ruoli brillanti che drammatici. Da allora, si dedica prevalentemente al cinema, cimentandosi anche come regista. Negli anni ’60, partecipa ai primi tre film della saga

cinematografica di Angelica: Angelica (1964), Angelica alla corte del re (1965) e La meravigliosa Angelica (1966).

Il 1972 segna la svolta nella sua carriera. Rochefort ottiene infatti un ruolo di rilievo nel film ’La Divorziata’, una coproduzione franco-italiana nella quale interpreta la parte di Alexandre

Boursault, ex-marito di Annie Girardot e padre della giovane Claude Jade, che vuole riunire i genitori dopo il loro divorzio. Rochefort appare inoltre in due pellicole dirette da Bertrand Tavernier ed entrambe accanto a Philippe Noiret: L’orologiaio di Saint-Paul (1974), in cui interpreta un commissario, e Che la festa cominci... (1976). Sempre in quell’anno partecipa al film commedia Certi piccolissimi peccati, nel ruolo di un marito infedele in crisi di mezza età.

Vince due Premi César: nel 1976 come migliore attore non protagonista per Che la festa cominci... e nel 1978 come migliore attore per L’uomo del fiume. In Tandem affianca Gérard Jugnot, nel quale interpretò il ruolo del presentatore Michel Mortez, personaggio introverso apprezzatissimo dalla critica. Nel 1990 è accanto ad Anna Galiena ne Il marito della parrucchiera di Patrice Leconte.

Proprio la Galiena lo saluta così: "Un altro grande se ne va. Jean non era soltanto un grande attore, era uno di quelli che con l’età migliorano, come il vino buono". "Il mio ricordo di lui è ovviamente legato al nostro indimenticabile film assieme. Ogni mattina - racconta l’attrice - arrivava sul set di buon umore, con una scorta di barzellette, e salutava la troupe con un affettuoso ’Bonjour les petits oiseaux’ (’Buongiorno uccellini’)".