Saranno i maestri dell'immagine Matteo Thun e Dante Ferretti a disegnare il nuovo volto del Palazzo del Cinema di Venezia. A chiamarli, lo stesso presidente della Biennale Davide Croff, per dare un segnale di cambiamento in occasione della 61a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, in programma dall'1 all'11 settembre.Thun, compagno di Oskar Kokoschka all'Accademia di Salisburgo e poi fondatore del gruppo di design "Memphis", ha previsto la realizzazione di un maxischermo dell'altezza di 11 metri sulla facciata esterna dell'edificio. Ferretti, già scenografo per Fellini, Scorsese e Pasolini, ha invece curato l'allestimento dello spazio antistante al nuovo palazzo del cinema. "Ho scelto di portare simbolicamente all'esterno la storia del cinema custodita finora all'interno del Palazzo, e suggellata ogni anno dal Leone d'Oro. Per questo Ho immaginato un labirinto di steli, e sopra ogni stelo un Leone, in ricordo di quelli assegnati nelle edizioni precedenti". Allo scenografo la Biennale ha chiesto un contributo speciale: "Il Presidente Davide Croff mi ha chiesto di dare un primo impulso di rinnovamento all'immagine del Palazzo del Cinema, di imprimere un forte cambiamento all'impatto visivo esterno dell'edificio: la trasformazione come segnale per i prossimi anni. Partire dal passato glorioso della Mostra per approdare al più presto a un futuro che racchiuda qualcosa di nuovo". Su una pedana lunga 63 metri sorgeranno i 60 steli in materiale plastico disposti a scacchiera. Realizzati in materiale plastico, saranno dotati di un impianto di illuminazione interna e serviranno da base ad altrettanti leoni di colore dorato, dell'altezza di circa due metri ciascuno.