Un boss sotto stress

Analyze That

USA 2002
Il boss Paul Vitti, in prigione per scontare una lunga condanna, si rende conto che c'è qualcuno che lo vuole eliminare. Finge allora di essere preda di un forte attacco di follia per far sì che il direttore del carcere rintracci Ben Sobel, il suo analista, e lo affidi alle sue cure. Malgrado tenti di opporsi, Ben viene costretto ad ospitare Paul in casa sua. La vita della famiglia Sobel non sarà più la stessa anche perché, appena stabilitosi lì Paul comincia a riprendere i contatti con la sua banda e ad elaborare strategie per riacquistare il controllo sul territorio. Mentre Ben gli trova inutilmente lavoro in una rete televisiva come consulente per una serie televisiva sui gangster, Paul elabora un piano per rubare dei lingotti d'oro al deposito federale. Ben è incapace di opporsi alla prepotenza di Paul, ma questa volta, è lui ad avere bisogno di aiuto...
SCHEDA FILM

Regia: Harold Ramis

Attori: Robert De Niro - Paul Vitti, Billy Crystal - Dr. Ben Sobol, Lisa Kudrow - Laura MacNamara Sobol, Joe Viterelli - Jelly, Cathy Moriarty - Patty LoPresti, Joey Diaz - Ducks, Brian Rogalski - Earl, Thomas Rosales Jr. - Coyote, John Finn - Richard Chapin, Kyle Sabihy - Michael Sobel, Donnamarie Recco - Sheila, Callie Thorne - Agente Cerrone, James Biberi - Agente Miller, Anthony LaPaglia - Anthony Bella, Jerome Le Page - Carcerato, Joseph Bono - Sapientone, Sylvia Kauders - Zia Esther

Soggetto: Kenneth Lonergan, Peter Tolan, Harold Ramis, Peter Steinfeld

Sceneggiatura: Peter Steinfeld, Harold Ramis, Peter Tolan

Fotografia: Ellen Kuras

Musiche: David Holmes

Montaggio: Andrew Mondshein

Scenografia: Wynn Thomas

Costumi: Aude Bronson-Howard

Effetti: Wilfred Caban, Carmen M. Campolo Jr., Steven Kirshoff, Randall Balsmeyer, Big Film Design

Altri titoli:

Analyze This 2

Durata: 95

Colore: C

Genere: GIALLO COMMEDIA

Tratto da: personaggi ideati da Kenneth Lonergan e Peter Tolan

Produzione: VILLAGE ROADSHOW PRODUCTIONS, TRIBECA PRODUCTIONS, NPV ENTERTAINMENT, FACE PRODUCTIONS, BALTIMORE SPRING CREEK PRODUCTIONS, WARNER BROS.

Distribuzione: WARNER BROS. ITALIA (2003)

Data uscita: 2003-03-07

NOTE
- SEQUEL DEL FILM 'TERAPIA E PALLOTTOLE' (1999).
CRITICA
"Il regista Harold Ramis riposa sugli allori di 'Terapia e pallottole' senza compiere il minimo sforzo per rinnovare il copione. (...) Onde farci capire che sta uscendo di testa, De Niro canta con voce stonata le canzoni di 'West Side Story'; in parole povere la nevrosi evolve in psicosi, senza che il film progredisca di un pollice rispetto alla prima puntata. Le gag sono facilotte, gli attori distratti". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 8 marzo 2003)

"Nel 1999, 'Terapia e pallottole' aveva messo sul lettino dell'analista Ben Sobel (Crystal), prossimo alle nozze con Lisa Kudrow, Paul Vitti (De Niro) un boss dalla lacrima facile e dai sensi di colpa esagerati. Le gag, le battute, l'affiatamento tra i due protagonisti, il vecchio giro di accordi della commedia avevano determinato il successo di quel primo film. (...) Il sequel aveva una qualche ragione e nella prima parte di 'Un boss sotto stress' si ritrovano con piacere Crystal, ormai sposato e con un padre morto e sepolto, e De Niro rinchiuso in carcere. Il mafioso vuole solo uscire e non si vergogna di massacrare, cantando e ballando, 'West Side Story' e il povero analista lo dovrà prendere in custodia e aiutarlo a reinserirsi nella società. Gli attori sono in forma, Ramis sa come dirigerli, ma il ritmo e il divertimento si infiacchiscono quasi subito". (Enrico Magrelli, 'Film Tv', 11 marzo 2003)

"Ma come si fa a ripetere un'idea nuova? E' già vecchia per definizione. E il pubblico, poi ci casca? Mah. Era divertente, disimpegnata, ma foriera di notazioni di costume sul paradosso delitto/terapia in chiave comica, la commedia del gangster stressato per eccesso d'ansia criminale e dello psicanalista chiamato per ottenere una guarigione ('Terapia e pallottole'). Ovvero: anche le mani sporche di sangue hanno una psiche, visto che non hanno un'anima. L'idea centrale era nel cast: De Niro boss farabutto sul lettino e il ritroso e ribaldo Billy Crystal dietro a raccogliere parole inconfessabili e coinvolto in fughe inimmaginabili. Un gioco, una commediola. Ma farne un sequel! Lo psicanalista si è sposato, il boss in carcere ha un esaurimento nervoso, pur sospetto. Finiscono in qualche scenetta divertente, grazie all'immensa perizia delle due star, addirittura a un paio di momenti di verità sul bisogno di 'confessione' laica. Ma la sceneggiatura si affanna cercando materia dove non ce n'è più". (Silvio Danese, 'Il Giorno', 9 marzo 2003)