Torno indietro e cambio vita

3/5
Mestiere e leggerezza per un’altra commedia della nostalgia firmata Vanzina. Con Bova e Memphis e le ottime Michelini e Minaccioni

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ITALIA 2015
Marco è sposato con una donna bellissima, ha un figlio e un ottimo lavoro. Tutto sembra perfetto, almeno finché sua moglie Giulia, con la quale sta insieme da quasi 25 anni, gli annuncia che ha un altro uomo e vuole la separazione. Marco è costretto ad andarsene di casa. Chiede aiuto al suo amico di sempre: Claudio, che conosce dai tempi della scuola. E una sera, mentre passeggiano per strada di notte, Marco dice all'amico: "Se potessi tornare indietro cambierei tutta la mia vita!" Detto fatto: i due amici si risveglieranno nel 1990, sui banchi di scuola, poco prima del fatidico incontro tra Marco e quella che sarà la sua futura moglie. E allora farà del suo meglio per cambiare il corso degli eventi. Ma si può davvero fermare il destino?
SCHEDA FILM

Regia: Carlo Vanzina

Attori: Raoul Bova - Marco Damiani, Giulia Michelini - Giulia Borghini, Ricky Memphis - Claudio Palmerini, Max Tortora - Aldo Damiani, padre di Marco, Paola Minaccioni - Giuditta, madre di Claudio, Emanuele Propizio - Gilberto, Michela Andreozzi - Patrizia Damiani, madre di Marco, Augusto Fornari - Lando

Soggetto: Enrico Vanzina, Carlo Vanzina

Sceneggiatura: Enrico Vanzina, Carlo Vanzina

Fotografia: Tani Canevari

Musiche: Giuliano Taviani, Carmelo Travia

Montaggio: Luca Montanari

Scenografia: Massimiliano Sturiale

Costumi: Nicoletta Ercole

Suono: Marco Grillo

Durata: 95

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Produzione: RICCARDO TOZZI, MARCO CHIMENZ, GIOVANNI STABILINI PER CATTLEYA CON RAI CINEMA, IN ASSOCIAZIONE CON CONSULTINVEST, ESSEQUAMVIDERI

Distribuzione: 01 DISTRIBUTION

Data uscita: 2015-06-18

TRAILER
CRITICA
"Oggi che il nostro cinema propone storie di giovani disoccupati o di maturi licenziati i Vanzina si differenziano ricorrendo al repertorio di paradosso temporale. (...) Fra tante declinazioni cinematografiche dell'annoso quesito 'si può cambiare il passato?' quella dei Vanzina non è la più pensosa; né, del resto, pretende esserlo. La trama è un'occasione per innescare una commedia degli equivoci che pesca un po' da 'Ritorno al futuro', un po' da 'Grease', giocando - senza esagerare - sulla sfasatura dei saperi (...). Gli attori fanno del loro meglio; tranne la Michelini, che gigioneggia senza freni." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 18 giugno 2015)

"(...) impacci, piccoli contrasti, degli equivoci cui lo spettatore aderisce con divertimento non tanto per la diversità colorata delle situazioni, tra i modi di oggi e quelli di appena ieri (già molto distanti) quanto per le reazioni psicologiche di quei due personaggi, fuori tempo e fuori luogo, spunto facile ma anche efficace di qualche sorriso se non addirittura di risate. Le sostiene soprattutto Raoul Bova, prima marito tradito, poi diciottenne su una difensiva molto fragile: ora con furbizie, ora anche con tensioni. Gli dà la replica Ricky Memphis, l'altro transfuga nel tempo, mentre in mezzo raddoppia in seduzioni e fascino, Giulia Michelini, sempre amabilmente divisa fra cinema ('Il grande sogno' di Placido) e televisione (vari 'Distretti di polizia')." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo', 18 giugno 2015)

"I Vanzina si erano già confrontati col filone dei «viaggi nel tempo» nei non memorabili 'Il cielo in una stanza' e 'A spasso nel tempo 1' e 2. 'Torno indietro e cambio vita' si discosta, come intenzioni e risultato, dai precedenti film, riassumendo pregi e difetti del cinema vanziniano. Ci sono sicuramente buoni spunti divertenti nella commedia che i due fratelli lanciano in pieno mercato estivo, un atto di coraggio, il loro. L'impressione, però, è che questa sia stata un'occasione persa, un «compitino svolto» che abbia finito per ingabbiare un soggetto che avrebbe potuto svilupparsi in maniera più convincente, senza incanalarsi in quella sensazione di «già visto», approdo sistematico di molte, troppe, commedie italiane. (...) Raoul Bova, fuori parte (...) Ricky Memphis, sempre bravo e misurato (...). Alcuni dialoghi valgono il prezzo del biglietto (...) avessero insistito più su questi raffronti il film avrebbe avuto un impatto diverso da quello di un simpatico, ma nulla più, divertimento estivo." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 18 giugno 2015)