The Twilight Saga: Eclipse

3/5
Il terzo atto della saga Twilight è più ambizioso, fluido e meglio architettato degli altri. Pur rimanendo un prodotto generazionale

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USA 2010
Un esercito di neovampiri capeggiati da Victoria sta dando la caccia a Bella. I vampiri di Edward e i licantropi di Jacob si uniscono e combattono una feroce battaglia per difendere la ragazza che, nel frattempo, è chiamata a prendere una difficile e irreversibile decisione.
SCHEDA FILM

Regia: David Slade (II)

Attori: Kristen Stewart - Bella Swan, Robert Pattinson - Edward Cullen, Taylor Lautner - Jacob Black, Billy Burke - Charlie Swan, Bryce Dallas Howard - Victoria, Dakota Fanning - Jane, Ashley Greene - Alice Cullen, Peter Facinelli - Dottor Carlisle Cullen, Nikki Reed - Rosalie Hale, Jackson Rathbone - Jasper Hale, Kellan Lutz - Emmett Cullen, Elizabeth Reaser - Esme Cullen, Xavier Samuel - Riley, Jodelle Ferland - Bree Tanner, Cameron Bright - Alec, Charlie Bewley - Demetri, Daniel Cudmore - Felix, Chaske Spencer - Sam Uley, Alex Meraz - Paul, Kiowa Gordon - Embry Call, Anna Kendrick - Jessica, Michael Welch - Mike Newton, Christian Serratos - Angela, Justin Chon - Eric, Catalina Sandino Moreno - Maria, Ben Geldreich - John, Tinsel Korey - Emily, Leah Gibson - Nettie, Tyson Houseman - Quil Ateara, Bronson Pelletier - Jared, Sarah Clarke - Renée Dwyer, Gil Birmingham - Billy Black, BooBoo Stewart - Seth Clearwater, Julia Jones - Leah Clearwater, Kirsten Prout - Lucy

Soggetto: Stephenie Meyer - romanzo

Sceneggiatura: Melissa Rosenberg

Fotografia: Javier Aguirresarobe

Musiche: Howard Shore

Montaggio: Nancy Richardson, Art Jones

Scenografia: Paul D. Austerberry

Arredamento: Rose Marie McSherry, Shannon Gottlieb

Costumi: Tish Monaghan

Durata: 121

Colore: C

Genere: HORROR FANTASY ROMANTICO

Tratto da: romanzo omonimo di Stephenie Meyer (ed. Fazi, coll. Lain)

Produzione: TEMPLE HILL IN ASSOCIAZIONE CON IMPRINT, SUNSWEPT

Distribuzione: EAGLE PICTURES

Data uscita: 2010-06-30

TRAILER
CRITICA
"Arrivata al suo terzo capitolo, la saga di 'Twilight' si conferma come il vero specchio mitologico del neo-romanticismo puritano. Con tutte le distorsioni e le imperfezioni tipiche degli specchi ma anche con quella immediatezza e quella sincerità che sole possono spiegare davvero il successo dei libri di Stephanie Meyer e dei film che ne sono stati tratti. E che con 'Eclipse' (...) arriva finalmente al cuore del 'problema': lo scontro tutt'altro che facile da risolvere tra il corpo e lo spirito, tra la passione e il sentimento, tra l''imprinting' (per citare un curioso eufemismo del film) e l'amore. (...) Al di là di una recitazione che accentua con molta enfasi i caratteri dei personaggi la fisicità e l'irruenza del muscoloso Jacob, la rabbia repressa e controllata del terreo Edward, la confusione dell'ondivaga Bella la regia non inventa molto, puntando soprattutto sugli effetti che alterano i colori delle pupille dei vampiri e fanno registrare qualche miglioramento nelle trasformazioni degli uomini in lupi. Le cose più interessanti sono ancora una volta le invenzioni della Meyer, dall'idea di imprinting (...) alle 'remore' educative di Edward che essendo nato un paio di secoli fa, non può esimersi dal corteggiare secondo le regole di un romanticismo pudico e desueto (impedendo così a Bella di provare le tanto agognate esperienze prematrimoniali!). Il resto è routine, fatto di sguardi persi nel vuoto, volti che luccicano al sole squarci di violenza vampiresca (sempre molto prevedibili, come quella delle primissime scene) e palpiti d'amore che finiranno, come prevede la morale del neo-romanticismo puritano, nell'annunciato matrimonio del quarto capitolo." (Paolo Mereghetti, 'Il Corriere della Sera, 30 giugno 2010')

"Il successo del mostri sensuali non è solo un revival ma una metafora contraddittoria del mondo moderno. Ora creature che incarnano un potere cinico, ora figure ai margini della società Tendopoli improvvisate negli Stati Uniti, file chilometriche a Roma a Via della Conciliazione. Fenomeni sodali - e un po' sociopatici - di massa per una saga che molti già considerano cult e alcuni trash. (...) ll successo rinnovato del mostro più sensuale non è solo voglia di revival, anzi. Ha poco o nulla a che vedere con la visione e l'immaginario del passato; da Bram Stoker a Bela Lugosi. Ora son belli e possibili. (...) Complesso edipico a parte, questi cattivoni sono quasi sempre capi di multinazionali, trafficanti d'armi, nel migliore dei casi condottieri alla ricerca del potere perduto nei secoli precedenti. Si salvano in pochi - quasi sempre donne bellissime - in attesa dello scontro finale padre-figlio. Ma è evidente come il vampiro maestro della notte sia simbolo anche qui del capitalismo degenere di questi ultimi anni, metafora politica per raccontarci il mondo moderno. Meno consolante, certo, delle pallide bellezze di Stewart e Pattinson, o degli addominali di Lautner. Che servono solo - ma non è poco - a rassicurare ed eccitare adolescenti più o meno sfigati." (Boris Sollazzo, 'Liberazione', 30 giugno 2010)

"Terza prolissa puntata della 'Twilight Saga' ('La saga del crepuscolo'), 'Eclipse' di David Slade corrisponde al terzo volume dei romanzi di Stephanie Meyer. (...) È questa ennesima metafora sul 'triangolo' l'origine del successo d'una serie di film americana, priva di altre doti originali che la trasgressione. Rispettoso delle soglie del petting, il prurito di Bella scansa la censura. E le adolescenti (lo sono le donne di ogni età) potranno incantarsi, senza ammettere di preferire due innamorati a uno solo e provando un appagamento più connesso all'infedeltà, fosse anche platonica, che alla fedeltà, fosse anche sensuale. Agli adolescenti che accompagnano le spettatrici, questa terza puntata della saga toglierà ogni dubbio sul futuro che li attende: subire, senza nemmeno essere vampiri o licantropi, la promiscuità delle donne amate. Lo spettatore d'età, non più coinvolto in questi intrighi, avrà conferma che Bella Swan, come ogni altra ragazza, trova emozionanti, quindi seducenti, i mascalzoni. Infatti sia il vampiro, sia il licantropo smettono di corteggiarla solo per nutrirsi, ovvero per sgozzare qualcuno col beneplacito di Bella. E, a giudicare dagli incassi dei 'Twilight', non solo col suo." (Maurizio Cabona, 'Il Giornale', 2 luglio 2010)

"Mordono ancora. Anche alle caviglie dei rivali che restano al palo degli incassi. Se c'era qualche dubbio è stato fugato nel modo più convincente: con una partecipazione che non lascia dubbi e casomai fa pensare. I vampiri più luminosi e apertamente seducenti che la letteratura abbia inventato tornano a colpire il residuo di fantasia che il mondo moderno lascia agli adolescenti, anche sullo schermo. Sono impressionanti le cifre del box office italiano. (...) Nell'immaginario globale della gioventù contemporanea c'è molto spazio ma per poche figure, ripetute fino alla saturazione. Il vampiro col suo statuto di ambiguità e di sofferta eternità è destinato per natura a colmare l'ansia che avvolge l'adolescente alle prime prove della vita. Per questo conquista e strega ragazzi e ragazze che davanti alle (caste) avventure di Bella, Edward e Jacob (interpretati dai nuovi sex symbol Kristen Stewart, Robert Pattinson e Taylor Lautner) ritrovano i primi nodi sentimentali, le prime delusioni e compensano il senso spesso vuoto della vita quotidiana. In fondo si commuovono per scene e situazioni che avrebbero probabilmente fatto sorridere i loro genitori ma che appaiono ai loro occhi più vere del vero. Il vecchio signore delle tenebre è diventato in pochi anni il simbolo di una fulgente bellezza, il paradigma della giusta fisicità. Una sorta di angelo ribelle caduto ma non domo. E il licantropo suo rivale - nonché figura complementare dell'universo fantastico - fa da spalla di lusso in un gioco postmoderno capace di rielaborare in modo schematico le favole antiche, Shakespeare e Freud." (Andrea Martini, 'Giorno-Carlino-Nazione', 2 luglio 2010)

"Se proprio vogliamo nobilitare la saga 'Twilight' che ha reso ricca e famosa Stephanie Meyers, possiamo leggerla come una metafora dell'adolescenza, età in cui sono più che mai estreme le pulsioni di vita e di morte. (...) Il problema è che i dialoghi sono piatti e che mancano i momenti davvero coinvolgenti e romantici. Colpa della sceneggiatura, della poca fantasiosa regia di David Slade; e colpa anche di Kristen Stewart che incarna Bella. Tipetto stinto e monocorde, per tutta la durata dl 'Eclipse' la vediamo chiedere con faccetta infelice a Edward di avere un rapporto sessuale con lui finché è umana; e rifiutare malinconica le avances di Jacob, salvo un bacio. (...) Morale, in questo numero tre noioso quanto il secondo, a risultare suggestive sono solo le sconfinate foreste della British Columbia che stanno per l'Alaska; mentre si conferma il fascino e, ci sembra, anche il talento attoriale del vampiro Edward/Robert Pattinison. Per il resto si attende il quarto capitolo, 'Breaking Down', dove rischia che di cose ne succedano perfino troppe." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 2 luglio 2010)