Rollerball

GERMANIA 2002
TRAMA BREVE
Jonathan Cross, appassionato degli sport estremi, viene reclutato da Alexi Petrovich per far parte della sua nuova invenzione: il Rollerball. Jonathan accetta e impara le linee guida: i giocatori corrono su pattini, cercando di prendere una pesante sfera metallica per lanciarla poi in un alto canestro. Ci sono poi dei motociclisti che interagiscono coi giocatori. A parte questo non esistono regole. Durante la sua carriera rapidamente in ascesa, Jonathan sperimenta sulla sua pelle ciò che ha scoperto Alexi: il sangue rende lo spettacolo più interessante per l'audience. Così, Alexi comincia a corrompere i membri delle diverse squadre, per aumentare la tensione sul campo più del necessario, mentre il pubblico è in delirio. Ma il meglio deve ancora arrivare: la vita di Jonathan e dei suoi compagni di squadra è in pericolo, perché nell'ultimo match dovranno combattere per la sopravvivenza contro il loro vero avversario, il loro capo Alexi Petrovich.

TRAMA LUNGA
Appassionato di sport estremi, il giovane Jonathan Cross viene convinto dall'amico Marcus a far parte della squadra di rollerball (sport violento, pericoloso, quasi senza regole) messa in piedi da Alexi Petrovich, che offre enormi prospettive di guadagno. Il tutto si svolge nei paesi dell'Est, in particolare nel selvaggio Kazakistan, all'estremità dell'ex impero sovietico, tra minatori trattati come schiavi in un contesto sociale di grande confusione, scenario ideale per uno sport che vuole il sangue poiché fa audience e i cui giocatori viaggiano su Ferrari e Lotus lungo autostrade deserte. Alexi organizza le cose per imbrogliare le partite, corrompendo i giocatori e inducendoli ad usare armi e maniere molto forti contro altri giocatori. Si susseguono così vari incidenti dolosi che portano alla morte di un componente della squadra di Jonathan. Questi, nel frattempo innamoratosi di Aurora, una giocatrice, non appena ha la conferma degli imbrogli, cerca di scappare ma non riesce, mentre nella fuga perde la vita l'amico Marcus. A questo punto Jonathan capisce che deve impegnarsi a cambiare la situazione. Nel corso della partita finale crea dunque le premesse per un ribaltamento, non solo del gioco ma dell'intero sistema. Affronta Alexi, lo elimina e finalmente, ferito, Aurora può portarlo all'ospedale e poi a casa propria.
SCHEDA FILM

Regia: John McTiernan

Attori: Chris Klein - Jonathan Cross, Jean Reno - Alexi Petrovich, Ll Cool J - Marcus Ridley, Paulino Nunes - Borges, Rebecca Romijn - Aurora, Mike Dopud - Uglich, Pink - Dominatrice, Andrew Bryniarski - Halloran

Soggetto: William Harrison

Sceneggiatura: Larry Ferguson, John Pogue

Fotografia: Steve Mason

Musiche: Éric Serra

Montaggio: John Wright

Scenografia: Norman Garwood, Dennis Bradford

Costumi: Kate Harrington

Effetti: Panopoly Pictures, Pacific Title & Art Studio, Digital Art Media, OCS/Freeze Frame/Pixel Magic, Tube Studios, Riot, Howard Anderson Company, Conrad V. Brink Jr.

Durata: 97

Colore: C

Genere: AZIONE FANTASCIENZA

Tratto da: racconto "Roller Ball Murder" e sceneggiatura dell'omino film del 1975 di William Harrison

Produzione: ATLAS ENTERTAINMENT, HELKON MEDIA AG, MGM, TOHO-TOWA, YORKTOWN PRODUCTION, MOSAIC MEDIA GROUP

Distribuzione: EAGLE PICTURES

Data uscita: 2002-03-29

NOTE
- REMAKE DELL'OMONIMO FILM DIRETTO DA NORMAN JEWISON NEL 1975.

- LE MOTOCICLETTE UTILIZZATE SONO DELLA DUCATI.
CRITICA
"John McTiernan, che si era segnalato come un regista di grande talento visivo, ormai non ne azzecca più una; e questa volta recidiva, firmando il secondo rifacimento da film del collega Norman Jewison dopo il mediocrissimo 'Gioco a due'. Il guaio è che proprio le scene d'azione in pista, centro d'interesse di 'Rollerball', sono confuse fino al caos: colpa dei continui rimontaggi, a quanto pare, pretesi dalla produzione allo scopo di scongiurare il divieto ai minori. Che, una volta tanto, non ci sarebbe stato neanche male, vista la dose massiccia di violenza gratuita e compiaciuta di un remake complessivamente inutile". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 30 marzo 2002)

"Dalla fantascienza al fantapresente, dal film-con-messaggio di Norman Jewison al remake selvaggio di John McTiernan. Torna 'Rollerball' ed è più feroce che mai. La pista è un megaflipper, si gareggia su pattini o su moto rombanti, a bordo pista gangster e manager tv puntano, esasperano, uccidono per fare spettacolo. Il cattivo è Jean Reno, l'eroe ha il volto da clone di Chris Klein, lo sfondo è il selvaggio Kazakistan, ultima frontiera all'estrema periferia dell'ex impero sovietico. Memorabile: la fuga notturna girata agli infrarossi". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 29 marzo 2002)

"Rifacimento del film con James Caan che Norma Jewison trasse nel 1975 da un racconto di fantascienza di William Hamson. (...) Assai spettacolare, concentrato sullo scontro fisico, efficace, il film ha tuttavia qualcosa di odioso". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 29 marzo 2002)

"Mutatis mutandis, non raggiunge che il risultato mediocre del film precedente, potenziato dalla distanza temporale, 25 anni di trivialità spettacolare e alcuni capolavori (di Kubrick, Stone, Kieslowski ecc.) intorno al tema insolubile, se posto con la serafica semplicità di Marzullo: rappresentare la violenza aiuta la violenza o la esorcizza? Qui ci si annoia e basta, nonostante le doti del regista John McTiernan, che spende energia per rendere saporito un piatto scialbo: l'ascesa di una squadra al successo, nel nome dell'audience, diventa il passaporto per un destino feroce". (Silvio Danese, 'Il Giorno', 28 marzo 2002)