Passato prossimo

ITALIA 2002
Claudia, Andrea, Edoardo, Carola e Gianmaria, cinque ragazzi tra i venticinque e i trent'anni si incontrano in una villa di campagna in due momenti diversi delle loro vite. Un fine settimana invernale (il presente) ed uno estivo (il passato) sono per i cinque giovani l'occasione per confrontare i sogni e le aspettative con i ricordi delle giornate passate nella casa. Basato sull'esperienza e i ricordi della regista, alla sua opera d'esordio, nella villa paterna di Velletri.
SCHEDA FILM

Regia: Maria Sole Tognazzi

Attori: Valentina Cervi - Carola, Paola Cortellesi - Claudia, Claudio Santamaria - Andrea, Gian Marco Tognazzi - Alberto, Ignazio Oliva - Edoardo, Claudio Gioè - Gianmaria, Alessia Barela - Monica, Francesca Figus - Francesca, Pierfrancesco Favino - Filippo

Soggetto: Maria Sole Tognazzi, Daniele Prato

Sceneggiatura: Maria Sole Tognazzi, Daniele Prato

Fotografia: Giulio Pietromarchi

Musiche: Andrea Guerra

Montaggio: Pierluigi Leonardi, Walter Fasano

Scenografia: Enzo De Camillis

Costumi: Francesca Casciello

Altri titoli:

Past Perfect

Durata: 90

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Produzione: SEAL PRODUCTION, MEDUSA FILM

Distribuzione: MEDUSA DISTRIBUZIONE

Data uscita: 2003-03-28

NOTE
- NASTRO D'ARGENTO 2003 A MARIA SOLE TOGNAZZI COME MIGLIORE REGISTA ESORDIENTE (ERA CANDIDATA ANCHE AL DAVID DI DONATELLO NELLA STESSA CATEGORIA).

- CLAUDIO SANTAMARIA E CLAUDIO GIOÈ SONO STATI CANDIDATI AL NASTRO D'ARGENTO 2003 COME MIGLIORI ATTORI NON PROTAGONISTI.
CRITICA
"Chi va ancora in giro dicendo che l'Italia manca di attori è disinformato o in malafede. Prendete 'Passato prossimo' che segna il debutto di Maria Sole Tognazzi, la minore dei tre eredi di Ugo. Ammirevole la proporzione tra ambizioni e risultato: per quanto tempo nei debutti italiani questa proporzione è mancata!". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 29 marzo 2003)

"Una grande villa in vendita, come nel 'Giardino dei ciliegi'. Un gruppo di vecchi amici che si ritrova dopo qualche tempo, come nel 'Grande freddo' o meglio ne 'Gli amici di Peter' (Branagh). E bilanci, promesse, amarezze, sorprese. 'Passato prossimo', esordio per molti versi notevole di Maria Sole Tognazzi, non cerca l'originalità a tutti i costi ma lavora con mano sicura sui suoi personaggi e sui loro sogni; ovvero sull'inevitabile viluppo di rancori, rivalità, sentimenti inespressi che pulsa dietro gli affetti più sinceri. Ben servita dal cast, la Tognazzi sa insomma creare legami - e distruggerli se serve. Peccato che alla lunga il gioco le sfugga di mano e che qua e là si faccia cogliere in flagrante abuso di simpatia. Non si usano gli attori per turare le falle della sceneggiatura. E non conviene sacrificare in nome della coralità personaggi (il duo Santamaria/Gioè) che meritavano un film a parte". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 28 marzo 2003)

"Un altro esordio di primavera in quest'ennesima primavera di Nuovo Cinema Italiano (sarà la volta buona?), sotto l'egida di un cognome ingombrante per lo stesso, circondato da padri mostri sacri e fratelli meno carismatici ma pur sempre protagonisti dello spettacolo. Maria Sole Tognazzi, dunque, dopo svariati film in veste di assistente o di aiuto, dopo spot e videoclip (l'ultimo è 'L'eccezione', per Carmen Consoli), dopo corti e backstage, nel suo primo lungometraggio non poteva, probabilmente non fotografare ciò che l'autrice meglio conosce nella vita vera, quello con le parti noiose. Non a caso diversi personaggi di 'Passato prossimo' interpretano attori. E non a caso la parte migliore dell'opera una commedia venata di timida, poco audace 'malincomicità' sono loro, Cortellesi, Cervi, Santamaria, Olivia, Favino, Barela, Gioè, Figus, Gianmarco Tognazzi: generazione bis". (Aldo Fittante 'Film Tv', 1 aprile 2003)

"Davvero, questi giovani attori hanno trovato un centro di gravità comportamentale che tiene l'attenzione dello spettatore. Con arte e parte (è l'ultima dei figli di Ugo Tognazzi), la regista esordiente e sceneggiatrice Maria Sole è riuscita a mantecare. Si sente una certa fluidità di regia che riceve l'impegno degli attori". (Silvio Danese, 'Il giorno', 29 marzo 2003)