Lovest

LOVEST

ITALIA 1997
Angelo arriva a New York in compagnia di Jimbo, un fedele amico un po' ritardato, convinto di trovare lavoro. Ma la proposta si rivela poco pulita, Angelo rifiuta e, non volendo rientrare in Italia, i due decidono di tentare il viaggio verso la California, terra dei sogni. Con la macchina si mettono in movimento sulla scia dei ricordi di tanti film visti su quelle strade. Attraversano stati e città, da Philadelphia a St. Louis, da Memphis a New Orleans, da Huston a Dallas e da lì a Las Vegas a Los Angeles, passano tra grattacieli e deserti, incontrano personaggi strani e imprevedibili: due ragazze omosessuali italiane, Johnny un piccolo gangster italo-americano che vorrebbe metterli sotto la sua protezione ma infine riparte con loro e poi li abbandona dopo aver deciso di cambiare vita. Nel frattempo, in varie tappe del viaggio, Angelo si è fermato a cercare una chiesa dove andare a pregare. A Los Angeles dà un passaggio ad una ragazza sordomuta, che lo conduce ad una comunità di preghiera e di missione che sta festeggiando l'arrivo dell'alba sulla spiaggia. Angelo capisce di doversi fermare lì e, dopo qualche incertezza, anche Jimbo raggiunge l'amico.
SCHEDA FILM

Regia: Giulio Base

Attori: Alessandro Gassmann - Johnny, Giulio Base - Angelo, Gian Marco Tognazzi - Jimbo, Mariangela Fremura - Cat, Barbara De Pace - Baby, Michelle Dean - Blue Star, Michael Salomon - Prophet

Soggetto: Giulio Base

Sceneggiatura: Giulio Base

Fotografia: Dante Dalla Torre

Musiche: Mathilda Mothers

Montaggio: Nicola Barnaba

Scenografia: Furio Schivo

Altri titoli:

Lovest

Durata: 96

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Specifiche tecniche: PANORAMICA A COLORI

Produzione: G.B. PRODUCTIONS

Distribuzione: LUCKY RED (1997) - LUCKY RED HOME VIDEO

NOTE
REVISIONE MINISTERO APRILE 1997.
CRITICA
C'è un'aria stantia di deja-vu, di eccessiva approssimazione registica nel film diretto da Giulio Base che, idealmente, prosegue il tragitto iniziato qualche anno fa, con Lest, un lowbudget girato nei paesi dell'ex cortina di ferro). (Il Messaggero, Fabio Bo, 5/5/97)