La monaca di Monza

ITALIA 1968
Virginia De Leyva, madre superiora in un convento di suore a Monza, viene convinta dal cappellano don Arrigoni a dare rifugio a Giampaolo Osio, un giovane famoso per le sue avventure amorose e colpevole di aver ucciso in duello un cavaliere spagnolo. Il primo incontro fra i due, anche se brusco, lascia un segno e, mentre Virginia nasconde la sua attrazione per il giovane, Giampaolo convince due suore ad aiutarlo a entrare nella stanza della madre superiora. Invece di respingerlo, Virginia diviene così la sua amante e solo dopo qualche tempo e perché costretta, lo denuncia. Quando scopre di essere rimasta incinta, però, Virginia decide di aiutare il suo amante a evadere. Lo scandalo è ormai sulla bocca di tutti...
SCHEDA FILM

Regia: Eriprando Visconti

Attori: Anne Heywood - Virginia De Leyva, Antonio Sabàto - Giampaolo Osio, Hardy Krüger - Don Paolo Arrigone, Tino Carraro - Monsignor Barca, Luigi Pistilli - Conte de Fuentes, Carla Gravina - Caterina da Meda, Anna Maria Alegiani - Suor Ottavia, Margarita Lozano - Suor Benedetta, Giovanna Galletti - Suor Angela, Caterina Boratto - Suor Francesca, Renzo Giovampietro - Vicario del tribunale, Rita Calderoni, Giulio Donnini, Francesco Carnelutti, Maria Michi, Michel Bardinet, Pier Paolo Capponi, Laura Belli

Soggetto: Eriprando Visconti, Giampiero Bona

Sceneggiatura: Giampiero Bona, Eriprando Visconti

Fotografia: Luigi Kuveiller, Ubaldo Terzano - operatore

Musiche: Ennio Morricone

Montaggio: Sergio Montanari

Scenografia: Flavio Mogherini

Arredamento: Ennio Michettoni

Costumi: Danilo Donati

Altri titoli:

The Nun of Monza

Una storia lombarda

La religieuse de Monza

Durata: 102

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: EASTMANCOLOR

Produzione: SILVIO CLEMENTELLI PER CLESI CINEMATOGRAFICA, FINANZIARIA SAN MARCO

Distribuzione: EURO INTERN. FILM - GOLDEN VIDEO, STARDUST

NOTE
- REVISIONE MINISTERO NOVEMBRE 1998.
CRITICA
"La sceneggiatura (...) dove gli svarioni storici non sono né macroscopici né determinanti, risente di una preoccupazione prima, quella di salvare a tutti i costi la faccia della inquieta protagonista". (L. Sambonet, 'Film Mese', 26, marzo 1969)