La carne

ITALIA 1991
Impiegato comunale, pianista per hobby in un pubblico locale, divorziato con due figli (di cuiiì si occupa la ex moglie), Paolo ricorda spesso sua madre e la Prima Comunione, con la quale gli pare di vivere una esperienza totalizzante nel divino. Nel night dell'amico Nicola conosce la giovane Francesca: opulenta, reduce da un aborto, assolutamente "fisica" malgrado il fascino spirituale subìto frequentando un guru indiano. L'intimità scocca fra i due: per Paolo è la vittoria dell'ultrasesso e della fusione che tutto completa ed esalta, fusione che la sacerdotessa gli assicura grazie ad una speciale tecnica orientale che permette al compagno uno stato di permanente efficienza. I due si rifugiano su di una spiaggia isolata a sud di Roma, dove Paolo ha una casetta. Riempito il frigo di carne e altro cibo, la coppia passa il tempo in amplessi, interrotti solo da una rapida incursione dei due figli in visita a Paolo e da un gruppetto di amici. Ma Francesca è migrante, come le cicogne che volano nei paraggi e ad un dato momento pensa di andarsene in altri lidi, mentre il partner capisce che per "comunicare" davvero non c'è che una alternativa: o amarsi totalmente o fare a pezzi quel corpo bianchissimo e voluttuoso di donna, metterlo in frigo e mangiarselo in riva al mare davanti al sole. Così, dopo aver fatto animalescamente l'amore nella cuccia del prediletto cane Giovanni, l'ansia insana di Paolo viene appagata.
SCHEDA FILM

Regia: Marco Ferreri

Attori: Sergio Castellitto - Paolo, Francesca Dellera - Francesca, Philippe Léotard - Nicola, Farid Chopel - Aldo, Petra Reinhardt - Giovanna, Gudrun Gundlach - Moglie di Nicola, Nicoletta Boris, Pino Tosca, Sonia Topazio, Clelia Piscitello, Elena Wiedermann, Eleonora Cecere, Matteo Ripaldi, Daniele Fralassi, Salvatore Esposito (II)

Soggetto: Marco Ferreri

Sceneggiatura: Marco Ferreri, Liliana Betti, Paolo Costella, Massimo Bucchi

Fotografia: Ennio Guarnieri

Montaggio: Ruggero Mastroianni

Scenografia: Sergio Canevari

Costumi: Nicoletta Ercole

Durata: 95

Colore: C

Genere: GROTTESCO

Specifiche tecniche: PANORAMICA

Produzione: GIUSEPPE AURIEMMA PER M.M.D. PRODUZIONE

Distribuzione: CHANCE FILM DISTRIBUZIONE - PANARECORD

NOTE
- IN CONCORSO AL FESTIVAL DI CANNES 1991.

- REVISIONE MINISTERO FEBBRAIO 1993 E APRILE 1993.
CRITICA
"Ferreri ha privilegiato soprattutto il paradosso, non disdegnando, nel comporlo, scherzi e aforismi d'ogni tipo. In più di un risvolto narrativo riesce a farsi seguire con un certo interesse. C'è finalmente Francesca Dellera non doppiata. Non recita, ma dovendo proporsi come oggetto, basta e avanza. (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo', 10 maggio 1991).

"Se il film fa venire buon appetito è grazie alla sua tenuta spettacolare, tutta affidata alla stravaganza, alla vivacità dell'andamento, al surrealismo delle situazioni. Il maggior dono del film è comunque Francesca Dellera; è il simbolo prezioso d'una femminilità sublimata dall'estremo sacrificio infantile e materna nella sua ghiottoneria." (Giovanni Grazzini, 'Il Messaggero', 10 maggio 1991).

"Ferreri insegue troppi temi che non hanno un logico sviluppo. E la sua estrema sfida consiste nel consegnarci un film divertente, sgangherato e onnicomprensivo." (Irene Bignardi, 'La Repubblica', 10 maggio 1991).

"Che il film sia divertente, non direi proprio. Al di là di certi passaggi, è opaco, stiracchiato. Neppure tanto preciso nel suggerire il "sugo" della storia." (Francesco Bolzoni, 'Avvenire', 11 maggio 1991)