Jackie Brown

USA 1997
Jackie arrotonda l'esiguo stipendio di hostess contrabbandando denaro negli Stati Uniti per conto del trafficante d'armi Ordell Robbie. Tutto procede bene, fino al giorno in cui un agente del Servizio che controlla l'importazione di armi e alcool, e un poliziotto di Los Angeles, la incastrano all'aeroporto e l'arrestano. Intanto Ordell pensa che è giunto il momento di ritirarsi dagli affari ma per farlo ha bisogno di recuperare illegalmente 500mila dollari lasciati in Messico. Si rivolge allora a Max Cherry, esperto e comprensivo garante di cauzioni, che riesce a far scarcerare Jackie. Prima di farla andare via però, gli agenti la costringono a collaborare per incastrare Ordell, minacciando di rimetterla dentro in caso di rifiuto. Ora Ordell chiede a Jackie di aiutarlo a riprendere i soldi, e lo stesso fa con l'amico Louis Gara, appena uscito di prigione. A casa di Ordell, dove si incontrano, c'è l'amante di lui, Melanie, bionda e svanita. Max, dal carattere malinconico e propenso a smetterla col lavoro, è molto attratto da Jackie, che si accorge della cosa e architetta un piano coraggioso e rischioso per prendersi gioco dei due contendenti, Ordell da un lato, le forze dell'ordine dall'altro, facendole scontrare tra di loro. Intanto Louis fa l'amore con Melanie, lei lo assilla e lui, esaperato, la uccide. Il piano poi va avanti ed ottiene il risulato sperato, quando si arriva allo scontro tra i contendenti e la polizia ammazza Ordell. Tre giorni dopo Jackie parte con i soldi per la Spagna. All'aeroporto bacia Max, che all'ultimo momento non ha trovato la forza per lasciare tutto e accompagnarla.
SCHEDA FILM

Regia: Quentin Tarantino

Attori: Pam Grier - Jackie Brown, Samuel L. Jackson - Ordell Robbie, Robert Forster - Max Cherry, Bridget Fonda - Melanie Ralston, Michael Keaton - Ray Nicolette, Robert De Niro - Louis Gara, Michael Bowen - Mark Dargus, Chris Tucker - Beaumont Livingston, Lisagay Hamilton - Sheronda, Hattie Winston - Simone, Denise Crosby - Difensore pubblico (non accreditata, Laura Lovelace - Cameriera alla steakhouse, Sid Haig - Giudice

Soggetto: Elmore Leonard

Sceneggiatura: Quentin Tarantino

Fotografia: Guillermo Navarro

Montaggio: Sally Menke

Scenografia: David Wasco

Costumi: Mary Claire Hannan

Effetti: Thomas L. Bellissimo, Charles Belardinelli, Bellissimo/Belardinelli Effects, Inc.

Altri titoli:

Rum Punch

Durata: 153

Colore: C

Genere: NOIR

Specifiche tecniche: 35 MM, MOVIECAM

Tratto da: romanzo "Rum Punch" di Elmore Leonard

Produzione: LAWRENCE BENDER PER A BAND APART, CON LA COLLABORAZIONE DI MIRAMAX FILM, MIGHTY MIGHTY AFRODITE PRODUCTIONS, LAWRENCE BENDER PRODUCTIONS

Distribuzione: CECCHI GORI DISTRIBUZIONE

NOTE
- IL FILM E' TRATTO DAL BESTSELLER DI ELMORE LEONARD. IL ROMANZO E' LA CONTINUAZIONE DI "THE SWITCH", DEL 1980.

- LE RIPRESE SONO STATE EFFETTUATE A SUD DI LOS ANGELES, ANCHE SE IL FILM E' AMBIENTATO A MIAMI.

- ORSO D'ARGENTO COME MIGLIORE ATTORE A SAMUEL L. JACKSON AL FESTIVAL DI BERLINO 1998.
CRITICA
"Eccessivamente lungo (due ore e 35), faticoso nella struttura e a tratti noiosetto, 'Jackie Brown' porta tuttavia un segno d'autore in molti particolari bizzarri, nella fotografia arrischiata di Guillermo Navarro, nella perpetua eccitazione musicale; e riesce finalmente a ghermire l'attenzione raccontando l'episodio culminante, cioè la consegna del denaro contrabbandato, da tre diversi punti di vista, come in una specie di 'Rashomon' da 'tragicomic stripe'". (Tullio Kezich, 'Il Corriere della Sera', 28 marzo 1998)

"Malinconia, tenerezza, maturità? E dov'è finito Tarantino? si chiederanno i suoi fan. Che infatti saranno non poco sorpresi da come lo smalto aggressivo del loro regista-feticcio si sia ammorbidito: anche se si parla, ovviamente, di un fenomeno relativo. Basti dire però che i due protagonisti di 'Jackie Brown' fanno, insieme, cento anni: come se Tarantino, più propenso a immaginare di solito storie 'coetanee', questa volta avesse gettato l'occhio della fantasia al di là della linea d'ombra. Tarantino conduce il gioco con tanta gentilezza che sarebbe divertente fare l'esperimento di proiettare il film a un tarantinato lasciandogli indovinare chi ne sia l'autore. Gioco impossibile, perché i tarantinati la sanno lunga. Ma certo le loro perplessità fioriranno. E tuttavia, se 'Jackie Brown' è meno brillantemente estremo di 'Le jene' meno smagliante di 'Pulp Fiction', spesso troppo lungo, non propriamente nuovissimo è comunque un passo avanti. Anzi, è forse l'unico passo possibile dopo il boom di 'Pulp Fiction'". (Irene Bignardi, 'la Repubblica', 27 marzo 1998)