IMPATTO DEVASTANTE

HOLLOW POINT

CANADA 1996
A Boston, mafia, malviventi comuni e forze dell'ordine sono in gara tra loro per tentare di accaparrarsi 31 milioni di dollari sporchi da riciclare. Tra le forze dell'ordine si distinguono, in particolare, un'agente speciale donna dell'FBI, un ex agente della Dea (che, espulso dal corpo, mira adesso a recuperare il denaro per tentare di essere reintegrato). Sulle loro tracce, e su quelle del denaro, c'è anche un killer che lavora per conto proprio. Tutti e tre, però, devono fare i conti con un misterioso megalomane che fa di tutto per mettere le mani sul denaro.
SCHEDA FILM

Regia: Sidney J. Furie

Attori: Andreas Apergis - Ivan Krezinsky, Claude Genest - Killer, David Hemblen - Oleg Krezinsky, Robert Ito - Shin Chan, John Lithgow - Thomas Livingston, Donald Sutherland - Garret Lawton, Tia Carrere - Diane Norwood, Thomas Ian Griffith - Max Parrish, Carl Alacchi - Alberto Capucci, Lisa Bronwyn Moore - Lisa

Soggetto: James H. Stewart, Robert Geoffrion

Sceneggiatura: Robert Geoffrion, James H. Stewart

Fotografia: David Franco

Musiche: Brahm Wenger

Montaggio: Yves Langlois

Scenografia: Gilles Aird

Durata: 93

Colore: C

Genere: POLIZIESCO

Produzione: ASTRAL FILM CINE INTERN. RISING

Distribuzione: ANDREA LEONE FILMS

CRITICA
"E' gonfiato, liofilizzato, spudoratamente cretino (...) film che, se ha in dote un Donald Sutherland pierinesco con i capelli a spazzola e la vocazione all'uso della nitroglicerina, lascia esterefatti per l'imperizia della regia che non convince neanche come parodia del telefilm poliziesco d'azione. Eppure Sidney J. Furie ci ricorda titoli come 'Ipcress', 'A sud ovest di Sonora', un 'Superman' e il roboante 'Aquile d'attacco', insomma roba da professionisti, se vogliamo. Se proprio dovete, concentratevi su Donald Sutherland". (Silvio Danese, 'Il Giorno', 30 luglio 1996).

" 'Hollow Point' fa parte della lunga serie di film senza senso pieni di carambole d'auto, esplosioni dirompenti, sparatorie a non finire, cazzotti e calci in faccia. Se ne sono visti tanti che ormai non possono che annoiare, anche se qui una debole dose d'ironia cerca di rendere il tutto più farsa che dramma. La sceneggiatura è talmente pasticciata che non ci si raccapezza gran che. (…) Tra gli attori l'unico di qualche spessore è Donald Sutherland. Sidney J. Furie non è mai stato un grande regista ma era meglio una volta, quando dirigeva Michael Caine in 'Ipcress' e Marlon Brando in 'A Sud Ovest di Sonora'. Adesso è in pensione: fa quel che può. (Franco Colombo, 'L'Eco di Bergamo', 3 settembre 1996)