Il boia scarlatto

ITALIA 1964
La troupe dell'editore Parks penetra abusivamente in un castello del quale intende sfruttare gli ambienti per riprendere fotografie destinate alle copertine di una serie di romanzi gialli. Il padrone del castello, Anderson, dopo alcune proteste, permette loro di rimanere per un giorno a svolgere il lavoro, indotto soprattutto dal fatto che nel gruppo ha riconosciuto Edith, con la quale è stato fidanzato prima di abbandonare la carriera d'attore e di iniziare uno strano ritiro, dedicato al culto narcisistico del proprio fisico. Ma quando la troupe, composta da uno scrittore, dal fotografo e da cinque modelle, invade i sotterranei, che erano stati interdetti dal proprietario, in Anderson si scatena la pazzia. Credendosi la reincarnazione del boia scarlatto, un sadico giustiziato alcuni secoli prima e sepolto nei sotterranei, comincia a colpire i componenti della troupe. Uno ad uno, costoro vengono imprigionati nelle antiche sale di tortura e subiscono efferati supplizi. Sarebbe la fine per tutti se Rick, lo scrittore, non intervenisse uccidendo Anderson e i suoi servi e salvando così Edith, alla quale si sente legato da un profondo sentimento.
SCHEDA FILM

Regia: Massimo Pupillo

Attori: Mickey Hargitay - Anderson, Luisa Baratto - Edith, Alfredo Rizzo, Massimo Pupillo, Femi Benussi, Roberto Messina, Walter Brandi, Rita Klein, Barbara Nelli, Moa Tahi, Nick Angel, John Turner, Albert Gordon

Soggetto: Roberto Natale, Romano Migliorini

Sceneggiatura: Roberto Natale, Romano Migliorini

Fotografia: Luciano Trasatti

Musiche: Gino Peguri

Montaggio: Mariano Arditi

Scenografia: Frank E. Arnold

Arredamento: Richard Goldberg

Altri titoli:

The Scarlet Executioner

A Tale of Torture

Bloody Pit of Horror

Il castello di Artena

Crimson Executioner

Some Virgins for the Hangman

The Castle of Artena

The Red Hangman

The Scarlet Hangman

Durata: 90

Colore: C

Genere: HORROR

Specifiche tecniche: PANORAMICA, EASTMANCOLOR

Produzione: M.B.S. CINEMATOGRAFICA (ROMA), INTERNATIONAL ENTERTAINMENT (USA)

Distribuzione: REGIONALE (1966)

CRITICA
"Racconto incredibile che (...) tende con pochi mezzi ad effetti grossolani " ('Segnalazioni Cinematografiche', vol. 59, 1966).