I FUORILEGGE

ITALIA 1950
In un paese della Sicilia, un giovane, che in seguito all'azione di propaganda dei maggiorenti separatisti, s'è dato alla macchia per partecipare alla lotta, si vede abbandonato da tutti e trattato da bandito, quando il separatismo è battuto. Una ragazza del paese, innamorata di lui, è divenuta la sua amante: i due vorrebbero sposarsi, ma l'incerta esistenza del fuorilegge costituisce per un certo tempo un ostacolo insormontabile. Il fratello della ragazza, tornato in paese dall'estero, nutre propositi di vendetta verso il bandito, che ha rovinato sua sorella. Emerge in questa complicata vicenda la losca figura d'un avvocato, che dopo aver indotto l'attuale bandito a gettarsi alla macchia, stimola ora subdolamente l'azione contro di lui. Il bandito, che nel frattempo ha sposato la sua amante, viene ucciso in un conflitto coi carabinieri; mentre il perfido avvocato, per quanto additato al generale disprezzo salva la pelle e resta impunito.
SCHEDA FILM

Regia: Aldo Vergano

Attori: Maria Grazia Francia - Maruzza Sorella Di Turi, Vittorio Gassman - Turi, Umberto Spadaro - L'Avvocato Don Ciccio Ranieri, Rocco D'Assunta - Don Agatino Santoro, Virginia Balistrieri - Madre Di Turi E Maruzza, Giovanna Galletti - La Giornalista, Tino Buazzelli - Il Maresciallo Fulvio, Anna Visconti - Gna' Rosa, Antonio Gradoli - Carlo, Pier Luigi Costantini - Il Barbiere, Grazia Spadaro - Una Contadina, Attilio Dottesio - Il Capitano Dei Carabinieri, Leonardo De Mitri - Il Barone Lo Curcio, Ermanno Randi - Bandito Cosimo

Soggetto: Vana Arnould

Sceneggiatura: Vana Arnould, Sergio Pugliese, Tatiana Pavoni, Gian Paolo Callegari, Aldo Vergano, Leopoldo Trieste, Giuseppe Mangione, Pino Mercanti, O. G. Caramazza, Vinicio Marinucci

Fotografia: Marco Scarpelli

Musiche: Carlo Rustichelli

Scenografia: Peppino Piccolo

Durata: 95

Colore: B/N

Genere: DRAMMATICO SOCIALE

Produzione: CARLO INFASCELLI PER ROMA FILM

Distribuzione: ROMA FILM - AVO FILM

NOTE
TITOLO PROVVISORIO: MONTELEPRE (CON RIFERIMENTO AL BANDITO GIULIANO).
ASSISTENTE ALLA REGIA: FRANCO ROSSI.
DIRETTORE DI PRODUZIONE: GIANNI SOLITRO.
CRITICA
."[...] è un film di nessun peso [...] quello che accade nel film è di una genericità e inutilità deprimenti. I personaggi aspettano per un'ora e mezza la parola "fine" senza sapere con precisione cosa fare [...]. Per dare al film una certa drammaticità è stata inserita la figura di un antagonista: il fratello della ragazza del bandito. Ma il suo compito si esaurisce con uno schiaffo alla sorella e una partita a pugni col fuorilegge [...]".(L. Sechi, "La Settimana Incom Illustrata", 15/7/1950).