Go Get Some Rosemary

USA 2009
New York. Il 34 enne Lenny conduce un'esistenza piuttosto desolata ma quando finalmente arrivano le due settimane da passare insieme ai suoi due figli - Sage, di 9 anni, e Frey, di 7 - tutto sembra rivivere in lui. Lenny infatti trasforma il periodo con i figli in una lunga vacanza spensierata tanto che il suo ruolo di padre viene messo sempre in secondo piano rispetto al suo rapporto di amicizia con i figli. Tuttavia, è giunto il momento per Lenny di diventare un adulto maturo e responsabile.
SCHEDA FILM

Regia: Josh Safdie, Benny Safdie

Attori: Ronald Bronstein - Lennie, Sage Ranaldo - Sage, Frey Ranaldo - Frey, Eléonore Hendricks - Leni, Salvatore Sansone - Salvie, Abel Ferrara - Ladro, Dakota Goldhor - Roberta, Leah Singer - Paige, Victor Puccio - Preside, Sean Price Williams - Dale, Aren Topdjian - Aren, Jake Braff - Jake

Sceneggiatura: Josh Safdie, Benny Safdie

Fotografia: Brett Jutkiewicz, Josh Safdie

Musiche: Michael Hurley, David Sandholm, The Beets, The Jubalaires

Montaggio: Josh Safdie, Benny Safdie, Brett Jutkiwicz, Ronald Bronstein

Scenografia: Sam Lisenco

Durata: 100

Colore: C

Genere: DRAMMATICO COMMEDIA

Specifiche tecniche: ARRIFLEX, SUPER 16 STAMPATO A 35 MM (1:1.85)

Produzione: NEISTAT SCOTT & ASSOCIATES, RED BUCKET FILMS, SOPHIE DULAC PRODUCTIONS

NOTE
- PRESENTATO ALLA 41. QUINZAINE DES RÉALISATEURS, CANNES 2009.
CRITICA
"Sapore di Sundance in 'Go get some Rosemary', dei giovani fratelli ventenni newyorkesi Johnny e Benny Safdie, 'Vai a cercare del rosmarino', odissea gogoliana metropolitana, tra Jarmusch e Cassavetes, gli iraniani anni 90 e Robert Kramer, di un proiezionista svitato e divorziato che, ogni anno ha, per due settimane, i due figlioletti sei-sette anni, da spupazzarsi giocoso, ma la cosa diventa un po' thriller perché lui li porta a fare squash o in gite pazze in motoscafo, li riempie di sonniferi fino al semicoma quando ha serate galanti e li spedisce al supermarker dell'altro isolato, per far la spesa, se li dimentica a scuola e rischia di farseli crivellare di colpi perché un maniaco della pistola come Abel Ferrara si aggira nel quartiere minacciosamente fingendo di vendere cd di musica patriottica... Insomma il film ci mette in non poche difficoltà esistenziali, come fosse proprio un film educativo controllato dagli ayatollah di Tehran che infieriscono sulle mamme sbadate e dunque atee. Il film è dedicato al padre pazzerellone e anarchico della coppia, clownesco e irresponsabile, che doveva farli divertire un mondo da piccoli quando camminava a gambe all'aria. E chi sopravvive a stento, in genere farà il filmaker." (Roberto Silvestri, 'Il Manifesto', 17 maggio 2009)

"I fratelli Benny e Joshua Safdie sono due adorabili nerd che con il film superindipendente 'Go get some Rosemary' (basso budget, camera a mano tremolante, riprese "rubate") trattano con stile molto diverso, lo stesso tema: padri con un cuore grande quanto è piccola la loro capacità di assumersi le loro responsabilità. Disposti a morire per i loro figli, ma non a vivere. Come il film belga, questa pellicola americana ha facce bizzarre e uniche, occhi espressivi, un grande talento registico. E alla fine si scopre che quei due bambini, attori incredibili, sono questi due fratelli che si adorano e hanno riscritto la loro storia, dandoci un film dolce e bello. Eccola qui, l'insostenibile leggerezza della Quinzaine." (Boris Sollazzo, 'Liberazione', 19 maggio 2009)