Gangster Squad

2/5
Non è un noir ma un popcorn-movie con il cast sbagliato. Come un libro di Ellroy rimaneggiato da Borghezio

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USA 2013
Los Angeles, 1949. Il super boss della mala Mickey Cohen domina la città guadagnando illegalmente con il traffico di droga e di armi, con la prostituzione e le scommesse; grazie anche all'aiuto di politici e agenti corrotti. Nessuno sembra volerlo contrastare, ma a dargli filo da torcere sarà una piccola e segreta squadra della Polizia di Los Angeles guidata dal sergente John O'Mara e dal suo braccio destro Jerry Wooters, pronti a tutto pur di fermare lo spietato gangster.
SCHEDA FILM

Regia: Ruben Fleischer

Attori: Josh Brolin - Sergente John O'Mara, Ryan Gosling - Jerry Wooters, Sean Penn - Mickey Cohen, Nick Nolte - "Whiskey Bill" Parker, capo della Polizia di Los Angeles, Emma Stone - Grace Faraday, Anthony Mackie - Coleman Harris, Giovanni Ribisi - Conway Keeler, Robert Patrick - Max Kennard, Michael Peña - Navidad Ramirez, Mireille Enos - Connie O'Mara, Josh Pence - Darryl Gates, Jack McGee - Tenente Quincannon, Holt McCallany - Karl Lennox, Brandon Molale - Jimmy 'Bockscar' Knox, Jeff Wolfe - Giovanni Vacarezza, Jonny Coyne - Grimes, Jon Polito - Dragna, James Carpinello - Johnny Stomp, De'aundre Bonds - Duke Del Red, Sullivan Stapleton - Jack Whalen, Austin Abrams - Pete, Troy Garity - Wrevock, Neil Koppel - Max Solomon, Austin Highsmith - Patty, Anthony Molinari - Lorenzo Molinari, Michael Papajohn - Mike 'la pulce', Wade Williams - Rourke, Mick Betancourt - Detective Hendricks, Yvette Tucker - Carmen Miranda, James Hébert - Mitch Racine, Dennis Cockrum - Elmer Jackson, Esther Scott - Letty, Christopher Doyle (II) - Edgar Beaumont, John Aylward - Giudice Carter, Max Daniels - Jeffrey Clark, Evan Jones (II) - Neddy Herbert, Jack Conley - Sceriffo Biscailuz

Soggetto: Paul Lieberman - racconti

Sceneggiatura: Will Beall

Fotografia: Dion Beebe

Musiche: Steve Jablonsky

Montaggio: Alan Baumgarten, James Herbert

Scenografia: Maher Ahmad

Arredamento: Gene Serdena

Costumi: Mary Zophres

Durata: 113

Colore: C

Genere: DRAMMATICO POLIZIESCO

Specifiche tecniche: ARRI ALEXA, ARRIRAW

Tratto da: ispirato alla vera storia del criminale Mickey Cohen, è tratto da una serie di racconti pubblicati sul "Los Angeles Times" da Paul Lieberman dal titolo "L.A. Noir: Tales from the Gangster Squad" (2008)

Produzione: LIN PICTURES, KEVIN MCCORMICK PRODUCTION

Distribuzione: WARNER BROS. PICTURES ITALIA - DVD E BLU-RAY: WARNER HOME VIDEO

Data uscita: 2013-02-21

TRAILER
CRITICA
"(...) scene, costumi, trucchi e ricalco accuratamente vintage come in 'Black Dahlia' o nelle indagini di Marlowe sul marcio che si nasconde dietro al neon (...) macchine nere saettanti, fotografia d'epoca pastosa e iperreale; e pistole ovunque, polizia corrotta ex aequo coi politici, tutti comprati, night con voci suadenti e orchestra in the mood of smoking, amoralità diffusa (...). Coabitazione di due generi primi, poliziesco e western, il film è un'esercitazione d'action mossa e divertente, quasi didascalica, pur su materia nota: con ritmo e un'elegante violenza (...). L'escalation del racconto è minuziosa e pericolosa: fa tutte le fermate sentimentali (vince Gosling), compreso il piccolo lustrascarpe vittima innocente come il Gavroche dei 'Miserabili', mentre le donne si spartiscono due tipologie, la Jessica Rabbit e la casalinga apprensiva che scrittura i poliziotti-gangster con la benedizione del capo Nick Nolte, oggi taglia XL. Il gioco di guardie e ladri, segretamente uniti in un inno sociale sadomaso, si fa sempre più violento anche se una scena in un cinema, dove si sparava dallo schermo durante 'II fiume rosso', è stata tagliata dopo l'eccidio vero di Batman. Cast virile di lusso: capo è Josh Brolin, eroe borghese alla Mitchum o Peck, lontano dagli eccessi espressionisti di Sean Penn (eredità di Sorrentino?), che studia per diventare James Cagney, e dal lanciatissimo Ryan Gosling, macho efebico dall'occhio bistrato per natura e una forte carica di cinico languore. Lo diamo, con Bradley Cooper, per il divo dell'anno." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 21 febbraio 2013)

"Il film di Ruben Fleischer ('Benvenuti a Zombieland') si lascia andare a deliri di manierismo, con frequenti rallenti, tipo bozzoli di pallottole che volteggiano nell'aria come ballerini. Non manca qualche bella sequenza stilizzata, vedi l'inseguimento di auto o la battaglia finale; certe scene sono montate molto bene. Tuttavia si sente che la preoccupazione dominante è ammannire allo spettatore una dose di ultra-violenza il più aggressiva possibile (oltre allo squartamento, non ci si fa mancare un'esecuzione col trapano elettrico), ma anche rendendola 'decorativa', con i colori laccati dei locali e del quartiere cinese e con l'alternanza, fin troppo insistita, di accelerazioni e rallentamenti. Un film di gangster può anche limitarsi a voler essere divertente, nulla di male; però qui il soggetto occupa lo spazio di una paginetta, i cliché sono usati pigramente, i dialoghi (specie nella seconda parte) sono da serie B. Così anche l'impegno di Sean Penn, che si sforza di dare uno spessore al suo personaggio di cattivo integrale, può far poco per appassionarci davvero alla vicenda che stiamo seguendo." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 21 febbraio 2013)

"Si farebbe un errore a prendere sul serio questo film che più che al filone hard-boiled si ispira al fumetto, sia nel gusto dell'ambientazione retrò (siamo nel 1949) sia nella dinamica del racconto e dei personaggi. (...) Del resto Ruben Fleischer è il regista del parodico 'Zombieland',e a prenderlo per quello che è - un «comic» realizzato con un bel cast e buoni valoro produttivi - 'Ganster Squad' può essere uno spettacolo divertente." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa, 21 febbraio 2013)

"Qui regnano un'estetica photoshoppata, grandi attori come marionette, ingegnosi montaggi paralleli, una morale tagliata con l'accetta e una temibile mancanza di ironia. Fuori squadra." (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 21 febbraio 2013)

"Non aspettatevi alcuna sottigliezza (se non per una citazione horror del 'Dracula' di Bela Lugosi) ma cazzotti, pallottole, femmes fatales completamente sbagliate e molto rumore per quello che doveva essere 'Gli intoccabili' del nuovo millennio (...). Tra tanto testosterone, una povera Emma Stone nei panni, non adatti a lei, dell'amante con anima del burbero e iracondo Cohen. Per il cast che ha, è un'occasione sprecata. Ma grazie al cast è sostenibile. A volte anche Hollywood (il film è stato montato e rimontato più volte) va nel pallone." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 21 febbraio 2013)

"Piacerà a chi rimpiange i gangster movies alla James Cagney, tutti mitra, cazzottate, con scarse differenze di comportamento tra buoni e cattivi. Interpreti tutti in parte. A cominciare da Penn (Cohen) che è notoriamente il peggior attore del mondo se fa l'eroe e uno dei migliori nei panni di fetida carogna." ('Libero Quotidiano', 21 febbraio 2013)

"Frenetico, ambizioso poliziesco, ambientato nella Los Angeles del '49,una scontata rifrittura di 'Gli intoccabili', mescolata con 'Scarface', che non vale la decima parte né dell'uno, né dell'altro. Sean Penn, nel peggior ruolo della carriera, è un'oscena caricatura del cattivo. Ryan Gosling è il cinico sbirro, pronto a singhiozzare sul corpo del Gavroche di turno." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 21 febbraio 2013)