FRENCH KISS

USA 1995
In Canada, la volitiva Kate quando scopre che l'adorato Charlie, a Parigi per lavoro, si è innamorato di Juliette, una seducente francese, vince la sua paura per l'aereo e sale su un jet per raggiungerlo e riconquistarlo. Durante il volo si trova accanto un francese, Luc, che nascostamente riesce a mettere nella borsa di lei una preziosa collana rubata.Kate, giunta nell'hotel dove alloggia Charlie, nel vederlo abbracciato a Juliette sviene, e Bob, un ladro-gigolò che l'ha appena abbordata, le ruba tutto.Fortunatamente Luc conosce l'ambiente e rintraccia il "collega", ma costui si è già venduto il contenuto della borsa. Kate, furiosa, litiga con Luc: poi si dispera perchè non la fanno rimpatriare in Canada per una giovanile "fumatina" che figura nel suo dossier all'ambasciata. Costretta a rimanere in Francia e saputo che Charlie e Juliette sono andati a Cannes, Kate li segue sul treno, che Luc riesce a prendere eludendo la caccia dell'ispettore Jean Paul Cardon che, pur essendogli amico, lo deve arrestare per la collana.Una sosta forzata al paese natio di Luc, un pranzo in famiglia, la visita ad una vigna abbandonata da far rifiorire, e poi la collana, che Kate ha ritrovato essendo rimasta in fondo alla borsa, determinano in Luc una tale gratitudine da fargli decidere di aiutarla a riconquistare Charlie. Giunti a Cannes, i due mettono in atto una strategia che fa sì che Kate appaia una donna disinvolta e di larghe idee che Charlie trova insolita ed intrigante, tanto che la sera in cui decidono di formalizzare la loro separazione, il giovanotto si dichiara ancora innamorato mentre Luc tenta di consolare Juliette.Frattanto Cardon avvicina Kate e le spiega della collana rubata e della possibilità di restituirla.Costei fa giungere via fax i suoi risparmi, e finge di vendere la collana al gioielliere Cartier, consegnando il cospicuo importo a Luc con il quale questi intende comprarsi la vigna abbandonata.Ormai innamorato Luc raggiunge Kate e la convince a restare per sempre con lui in Francia.
SCHEDA FILM

Regia: Lawrence Kasdan

Attori: Meg Ryan - Kate, Kevin Kline - Luc, Timothy Hutton - Charlie, Jean Reno - Ispettore Jean-Paul Cardon, François Cluzet - Bob, Victor Garrivier, Laurent Spielvogel, Michael Riley - Campbell, Renee Humphrey - Lilly, Miquel Brown, Julie Leibowitch, Susan Anbeh, Elisabeth Commelin

Soggetto: Adam Brooks

Sceneggiatura: Adam Brooks

Fotografia: Owen Roizman

Musiche: James Newton Howard

Montaggio: Joe Hutshing

Scenografia: Jon Hutman

Costumi: Joanna Johnston

Effetti: Chris Watts, Brad Kuehn, The Computer Film Company, Lebensfeld Productions, Gilbert Piéri

Durata: 116

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Specifiche tecniche: SCOPE A COLORI

Produzione: TIM BEVAN, ERIC FELLNER, MEG RYAN E KATHRYN F. GALAN PER LA WORKING TITLE

Distribuzione: I.I.F. - COLUMBIA TRI STAR HOME VIDEO

NOTE
- REVISIONE MINISTERO AGOSTO 1995
CRITICA
Lawrence Kasdan, regista in grado di far funzionare i generi come una macchina (il western come il noir o il melò), intende confezionare una commedia sentimentale leggera e vecchio stile, sulla scia prestigiosa di Cukor o di Edwards: strani interludi, dialoghi frizzanti, paradossi ed equivoci, platonici flirt e ritmi incessanti.Ma i risultati non sono sempre all'altezza dei propositi. (Il Messggero, Fabio Bo, 21/9/95) Tutto piacevole, glassato, prevedibile, anche quando entra in scena il buon burbero flic interpretato dal sempre più popolare Jean Reno ("Leon").Pensiamo, con un fremito d'orrore, all'identico copione affidato ad una produzione con velleità "artistiche" e ad attori solo un gradino inferiori alla magnifica impudenza di un nuovo-vecchio divo come Kline. (Il Mattino, Valerio Caprara, 14/9/95) Se la partenza (del film) non è folgorante, ma comunque passabile anche se non originale, il resto perde colpi e s'impasticcia oltre misura passando d'emblée dai boulevards alle vigne, dalle coppe di champagne ai bicchieri di vino rosso da degustare per definirne l'abboccato. A firmare il film è Lawrence Kasdan, quello del Grande Freddo e di Silverado.Da regista è diventato sommelier.Prosit. (Eco di Bergamo, Franco C. Colombo, 7/9/95) Nella commedia di Lawrence Kasdan, simpatica ma leggera ai limiti dell'inconsistenza, Meg Ryan, che è anche produttrice, non ci risparmia infatti nessuna delle gag e delle smorfie consentite dal copione, ma si concede in compenso qualche ammicco con cui cerca di mettersi all'altezza - lei pensa - della peccaminosa mentalità francese.Difficile non vederla, più che come la versione moderna dell'innocente americana nella pericolosa Europa, come una rompiscatole.E difficile anche vedere l'ex Presidente degli Usa Kevin Kline nel ruolo di un francese del Midi interessato solo ai suoi vitigni. (La Repubblica, Irene Bignardi, 13/9/95)