DILLO CON PAROLE MIE

ITALIA 2003
Che estate terribile quella che si prospetta per Stefania e Megghy, rispettivamente zia e nipote. Stefania, trentenne, è stata appena lasciata dal suo compagno; la sedicenne Megghy, invece, ha appena perso l'occasione per trascorrere le vacanze con i suoi amici. Entrambe sole, decidono di partire per qualche giorno di relax in Grecia. Ma il destino decide di giocare un brutto tiro: sull'isola di Ios, infatti, Stefania incontra il suo ex Andrea mentre Megghy ritrova i suoi amici.
SCHEDA FILM

Regia: Daniele Luchetti

Attori: Stefania Montorsi - Stefania, Giampaolo Morelli - Andrea, Martina Merlino - Megghy, Marco Piras, Alberto Cucca

Soggetto: Daniele Luchetti, Ivan Cotroneo, Stefania Montorsi

Sceneggiatura: Ivan Cotroneo, Daniele Luchetti, Stefania Montorsi

Fotografia: Paolo Carnera

Musiche: Gianfranco Salvatore

Montaggio: Angelo Nicolini

Scenografia: Giancarlo Basili

Costumi: Gaia Calderone, Maria Rita Barbera

Durata: 108

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Produzione: STUDIO CANAL URBANIA

Distribuzione: MEDUSA DISTRIBUZIONE

Data uscita: 2003-04-04

CRITICA
"Fellini descriveva invariabilmente quello che stava facendo come un 'filmettino'. Non sarà quindi un disonore per Daniele Luchetti, che tanto ha contribuito al cinema italiano degli anni '90 con 'Il portaborse' e 'La scuola', rilevare la piccolezza del suo nuovo film. Non che sfugga il suo spirito di esplorazione e di ricerca linguistica. Ma il suo orizzonte adolescenziale, che forse colpirà nel segno e ce lo dirà il botteghino, suona un po' artificiale: sembra uscito da un laboratorio. Che c'entra con la pazza estate di una ragazzina decisa a perdere la verginità, il quarantenne regista del sottovalutato 'Piccoli maestri'? Non è un'opinione negativa: solo perplessa". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 5 aprile 2003)

"Conflitto di interessi sentimentali in famiglia: ri-grazie, zia. Mini pene d'amor perdute, equivoci, con chiacchiere e piccole patologie al femminile, tutto virato in un giovanilismo un po' incosciente. Indovinato il finale in musical con 'Taratata' di Mina, elegante la divisione in capitoletti come se fosse Truffaut, simpatico il cast, con il concupito Giampaolo Morelli e la deb Martina Merlino nel ruolo di una ragazza caratterialmente insopportabile, ma 'Dillo con parole mie' è un esile sketch che non procede e non risolve le liaisons generazionali". (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 5 aprile 2003)

"Torna Daniele Luchetti, uno dei nostri registi più intelligenti. L'autore de 'Il portaborse' e 'La scuola' parte per la Grecia a bordo di 'Dillo con parole mie', commedia di equivoci, chiacchiere e pene d'amore ideata e interpretata da sua moglie Stefania Montorsi. E' un pretesto per lavorare in famiglia, ma il finale musical rischia di salvarlo: i due protagonisti cantano 'Taratata' di Mina dentro un pullman. Capolavoro di grazia e ironia. Peccato che arrivi dopo 105 minuti di nulla". (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 4 aprile 2003)

"La commedia lieve e complicata da molti equivoci non somiglia ai film precedenti di Daniele Luchetti, sembra anzi una piccola vacanza in Grecia che l'autore abbia voluto concedersi. E' stata scritta dal regista e dalla protagonista co-sceneggiatrice Stefania Montorsi mentre avevano deciso di avere un figlio. I luoghi sono bellissimi, gli interpreti sono simpatici". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 11 aprile 2003)