CONDANNATO A MORTE PER MANCANZA DI INDIZI

THE STAR CHAMBER

USA 1983
Steven Hardin, onesto magistrato sui quaranta di Los Angeles, è in crisi di coscienza, perché ripetutamene costretto - in seguito a cavilli giuridici sollevati da legali senza scrupoli - a mandare prosciolti imputati rei dei più agghiaccianti crimini. Hardin comunica il proprio turbamento a un vecchio maestro di diritto, Benjamin Caufeld, il quale lo esorta con sibillina noncuranza ad "agire, anziché lamentarsi", lasciandolo sconcertato. Finché un giorno il mistero di questo inesplicabile agire non gli viene svelato: entri anche lui a far parte di una specie di tribunale speciale segreto, tipo loggia massonica, che si ispira a una - reale o ipotetica - "Star Chamber" del tardo settecento britannico, autorizzata da Enrico VIII a giustiziare i criminali più efferati, riusciti a scampare alle maglie della legge ufficiale. Pur ripugnandogli questo tipo di sentenza inappellabile - alla cui esecuzione provvedono silenziosi killer professionisti, assoldati - Mardin, esasperato per un crimine di particolare atrocità, che lo ha scosso emotivamente e la cui condanna gli è sfuggita di mano per un banale vizio di procedura oppostogli dal legale corrotto di turno, si associa al tribunale segreto. Ma subito dopo il pronunciamento degli implacabili "nove" di cui fa parte, viene a scoprire che a commettere l'orrendo crimine non sono stati i due pregiudicati che le prove - in apparenza irrefutabili - gli hanno fatto ritenere responsabili, e si precipita sconvolto e fuori di sé verso il covo dei due malcapitati delinquenti, rischiando la vita nel tentativo disperato di fermare il tragico meccanismo messo in moto col suo concorso dalla "Star Chamber". Denuncerà gli otto colleghi-giustizieri? Accetterà i rischi di un sistema giudiziario "democratico", inceppato con sconvolgente ricorrenza dalla sottili esigenze della legge e dai cavilli degli avvocati? E' l'interrogativo a cui il film dà risposta con la decisione del magistrato di rifiutare la giustizia privata.
SCHEDA FILM

Regia: Peter Hyams

Attori: Michael Douglas - Steven Hardin, Hal Holbrook - Beniamin Caufield, Yaphet Kotto - Detective Harry Lowe, Sharon Gless - Emily Hardin, James Sikking - Dr. Harold Lewin, Joe Regalbuto - Arthur Cooms, Don Calfa - Lawrence Monk, John Di Santi - Detective James Wickman, De Wayne Jessie - Stanley Flowers, Jack Kehoe - Hingle, Larry Hankin - Detective Kenneth Wiggan, Dick Anthony Williams - Detective Paul Mackey, Margie Impert - Louise Pacinni

Soggetto: Roderick Taylor

Sceneggiatura: Roderick Taylor, Peter Hyams

Fotografia: Richard Hannah

Musiche: Michael Small

Montaggio: James Mitchell

Scenografia: Bill Malley

Costumi: Patricia Norris

Effetti: Henry Millar Jr.

Durata: 109

Colore: C

Genere: THRILLER DRAMMATICO AZIONE

Specifiche tecniche: 35 MM, PANAVISION, SCOPE, DELUXE

Produzione: 20TH CENTURY FOX, FRANK YABLANS PRESENTATION INC

Distribuzione: FOX (1984) - 20TH CENTURY FOX HOME ENTERTAINMENT

CRITICA
"Un buon poliziesco fatto di ritmo, spettacolo e riflessione: una risposta molto democratica a troppi giustizieri privati. Di rilievo l'interpretazione di Douglas." (Francesco Mininni, Magazine italiano tv)

"Il film, è ben fatto ma troppo prevedibile e, tutto sommato, abbastanza incredibile. Incisiva la partecipazione degli attori e buono il ritmo incalzante. Grintoso Michael Douglas." (Laura e Morando Morandini, Telesette)

"L'opera di Hyams pregevole per la fotografia, specialmente notturna, è ottima come ritmo, anche se nel finale, come è comprensibile in un film, concede molto allo spettacolo." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 96, 1984)