2 biglietti della lotteria

Doua lozuri

2.5/5
Commedia ultraleggera, dalla regia minimale, che si innamora dei siparietti a camera fissa. Dalla Romania, senza infamia e senza lode

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SPAGNA 2016
Tre amici giocano alla lotteria. La scoperta di essersi aggiudicati il primo premio si accompagna a quella di aver perso il biglietto. Inizia quindi un viaggio fatto di riflessioni e risate e che li porterà in contatto con personaggi tanto bizzarri quanto divertenti.
SCHEDA FILM

Regia: Paul Negoescu

Attori: Dorian Boguta - Dinel, Dragos Bucur - Sile, Alexandru Papadopol - Pompiliu

Soggetto: Ion Luca Caragiale - racconto

Sceneggiatura: Paul Negoescu

Fotografia: Ana Draghici

Musiche: Flora Pop, Alin Zabrauteanu

Montaggio: Alexandru Radu

Scenografia: Malina Ionescu

Costumi: Malina Ionescu

Altri titoli:

Two Lottery Tickets

Durata: 86

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Specifiche tecniche: HD (1:1.89)

Tratto da: liberamente ispirato al racconto "Due primi premi" di Ion Luca Caragiale

Produzione: DRAGOS BUCUR PER ACTORIEDEFILM.RO COMPANY, PAPILLON FILM, CON KIRKLAND

Distribuzione: LA SARRAZ DISTRIBUZIONE (2017)

Data uscita: 2017-09-21

TRAILER
NOTE
- TRA I COPRODUTTORI FIGURANO ANCHE DORIAN BOGUTA, ALEXANDRU PAPADOPOL E PAUL NEGOESCU.
CRITICA
"Scommessa che si dimostra centrata, a cominciare dall'uso del genere commedia attraversato con vari detour, tra comicità surreale e incursioni nella realtà. Il tutto però con leggerezza, senza farsi prendere la mano dall'ansia di stigmatizzare o di offrire formule da pamphlet. La Romania di oggi affiora dietro le porte del condominio dove vivono i tre stralunati amici e nei loro incontri lungo la strada, a bordo di una vecchia auto, tra cantanti, veggenti, imprenditori più o meno onesti, l'arte di arrangiarsi, lamentele, luoghi comuni che il regista dosa con sapienza lasciando sempre spazio all'imprevisto." (Cristina Piccino, 'Il Manifesto', 21 settembre 2017)

"Viva il cinema dell'Est europeo, verrebbe da dire (...) un'irresistibile caccia al tesoro tra i tipi più buffi e un esilarante finale. Una vera goduria." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 21 settembre 2017)